L'esame di diritto costituzionale si colloca al primo anno del percorso universitario in Giurisprudenza per cui costituisce uno dei primi ostacoli che le giovani studentesse ed i giovani studenti in legge devono sostenere.
Diritto costituzionale è anche una materia da affrontare in molteplici concorsi pubblici e quindi diventa fondamentale approcciarsi correttamente a tale esame perchè si potranno ottenere strumenti ed informazioni da spendere in modo utile anche nel periodo post laurea.
Ma cosa si studia per l'esame di diritto costituzionale? Ovviamente il programma d'esame varia a seconda del corso, del professore o dell'ateneo frequentato ma, tendenzialmente, potremmo delineare gli argomenti più importanti e più richiesti in sede di esame.
Approfondiamo il tema della libertà di riunione.
L'articolo 17 della Costituzione (Parte I "Diritti e doveri dei cittadini", Titolo I "Rapporti civili") recita "I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica".
Questo articolo deve coordinarsi con gli articoli 2 e 3 della Costituzione in quanto affermando la libertà di riunione si permette il raggiungimento del pieno sviluppo della persona umana e si permette ai cittadini di concorrere al progresso materiale e spirituale della società.
Tale libertà è riconosciuta a tutti coloro che volontariamente si trovano in un dato luogo per un dato scopo culturale, sportivo, ricreativo eccetera eccetera. Si pensi, ad esempio, a cortei, processioni religiose e convegni.
Relativamente al luogo in cui svolgere le suddette riunioni, esso può essere privato (es. privata dimora), aperto al pubblico che, sostanzialmente, è un luogo privato a cui si può accedere in presenza di date condizioni (es. teatro), pubblico (es. piazza). Il luogo è rilevante in quanto per le riunioni da svolgere in luogo pubblico deve essere dato preavviso all'autorità di pubblica sicurezza. Il preavviso va dato al questore in forma scritta, almeno tre giorni prima della riunione, da parte dei promotori della riunione, indicando giorno, ora, luogo e oggetto della riunione stessa.
La riunione può essere vietata soltanto per comprovati motivi di sicurezza o incolumità pubblica.
La libertà di riunione non va confusa con la libertà di associazione.