• Come leggere lo spartito prima di impar...

Lezioni di pianoforte: come leggere uno spartito

Salve a tutti! Oggi parleremo di un argomento molto interessante per chi non ha molta dimestichezza con la "lettura della musica" e, allo stesso tempo, ne è incuriosito. Mi riferisco per lo più agli autodidatti e ai principianti.

Nello scorso articolo ho parlato del solfeggio, delle sue origini e della sua importanza. Qui cercherò di dare delle dritte su come leggere uno spartito, che non prescinde dal prendere delle lezioni di pianoforte o altri strumenti, se si vuole approfondire maggiormente l'argomento.

Per prima cosa bisogna vedere che tipo di spartito bisogna, o si vuol leggere. Perché dico questo? Perché ovviamente, secondo il tipo di strumento che sto suonando o voglio suonare, la musica è scritta in diverse chiavi.

Un' interessante curiosità, a mio avviso, è quella che le chiavi non sono altro che una mutazione delle claves o littear con cui si chiamavano i suoni prima della solmisazione (se interessa capire un po' più sulla solmisazione vedere l'articolo precedente). Infatti, prima di essa, i suoni corrispondevano alle lettere dell'alfabeto. Ad esempio la A indicava il La, la B il Si e così via (quello che oggi avviene nel sistema anglo-americano).

Chi è che non conosce la chiave di violino? Essa è il simbolo per eccellenza della musica ed è posta nella seconda linea del pentagramma proprio per indicare il Sol (infatti si chiama anche chiave di Sol). Considerando quanto appena detto, la lettera G indicava appunto il Sol, e se ci fate caso, la somiglianza grafica con quella che è l'attuale chiave di violino è abbastanza evidente. Ad ogni modo le tre chiavi principali sono quelle che indicano il Sol, il Fa e il Do. Per questo prima facevo riferimento al tipo di strumento che si suona, poiché a seconda dello stesso, si sceglie una chiave piuttosto che un'altra.

Rimanendo nel campo del pianoforte, le chiavi utilizzate sono quella di violino, usata principalmente per la mano destra, e quella di basso o di Fa, per la mano sinistra. Quindi la chiave è importante perché ci permette di decifrare come leggere le note.

Un altro elemento importante e ormai essenziale, è l'indicazione del tempo. Infatti all'inizio di un brano, troviamo l'indicazione del tempo sotto forma di una frazione (2/2, 3/4, 4/4 ecc...). Essa ci dà importanti elementi che indicano appunto come, non solo eventualmente interpretare un brano, ma soprattutto come disporre gli accenti ritmici secondo le regole convenzionali.

Un altro punto fondamentale per iniziare a leggere la musica è la conoscenza delle figure di durata, oltre che della lettura delle note sul pentagramma. Infatti, dopo aver imparato a decifrare naturalmente a quale suono corrisponda la nota scritta (nella chiave ovviamente a cui facciamo riferimento), bisogna capirne il valore o la durata; per intenderci capire se si tratti di una semibreve, una minima, semiminima ecc... Questi sono gli elementi essenziali.

A questi poi si aggiungono altre  cose, come ad esempio le legature, gli abbellimenti, i segni di dinamica,  che aiutano a decifrare meglio ciò che è scritto dal compositore (e spesso anche ciò che non lo è). Spero di essere stato utile con questo articolo e a presto. Alla prossima!

Ti è piaciuto? Condividilo
Davide
Ho conseguito il Diploma di pianoforte presso l’Istituto musicale “V.Bellini” di Catania. Ho perfezionato gli studi con il maestro Dario Forturello. Fin dai primi anni di musica mi sono dedicato anche all’attività con varie formazioni musicali, partecipando a numerose esibizioni tra le quali: Teatr...Contattare
Contattare
Usa il nostro Strumento di Ricerca Intelligente
© 2007 - 2024 Letuelezioni.it è un membro della famiglia GoStudent Mappa del sito: Insegnanti privati