A cosa serve il solfeggio per le lezioni di pianoforte?

Può sembrare una domanda retorica, ma è come chiedere a cosa serve saper leggere per fare qualsiasi cosa. Ci sono anche persone analfabete che vivono benissimo, ma dovranno apprendere tutto per esperienza diretta e di solito non andranno molto lontano.

Vuoi studiare solfeggio?

Leggere la musica fornisce l'accesso a una libreria infinita di materiale e accelera notevolmente il processo di apprendimento. Leggere e analizzare permette di approfondire ulteriormente la conoscenza e di confrontare stili e melodie diversi, traendone significati ulteriori che sfuggono al semplice ascolto.

Parte del solfeggio consiste anche nella pratica della lettura, per togliere la distrazione durante l'esecuzione, e nello sviluppo dell'intonazione vocale, che si estende anche alla pratica durante le lezioni di pianoforte o di qualsiasi altro strumento.

Con una buona conoscenza del solfeggio diventa molto più semplice l'esecuzione di brani musicali complessi, che vengono velocemente scomposti in sequenze già praticate precedentemente. Il solfeggio crea la base portando l'allievo a provare tutte le combinazioni possibili, in modo che quando le si incontra in un brano non siano d'intralcio all'interpretazione musicale.

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È un po' come la palestra per gli atleti: ogni muscolo viene riscaldato e allenato per migliorare le prestazioni in competizione. Ovviamente può sembrare a tratti un po' noioso e ripetitivo, come gli esercizi di matematica, ma il motivo è piuttosto importante, conoscere ogni singolo dettaglio abbastanza bene da poterlo eseguire con facilità.

Esiste infatti un fenomeno molto semplice: quando il livello di difficoltà è tale che non si riesce a progredire, la soluzione è tornare indietro a fare pratica con le cose che si pensa di aver appreso a sufficienza, perché in realtà si è saltato qualche gradino.

Il solfeggio ovvia a questo problema analizzando a tappeto ogni possibile variazione tecnica fino a perfezione.