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Velocità della luce: cos’è e come si calcola

La luce, come anche il suono, si propaga nello spazio sotto forma di onda: è un onda elettromagnetica. La sua velocità all'interno di un mezzo, dipende dalle caratteristiche di tale mezzo; se invece consideriamo la velocità di propagazione della luce nel vuoto, questa grandezza è costante.

Tale costante viene definita come c e assume un valore ben preciso:

c 299792458 m/s

La velocità della luce è di importanza fondamentale in fisica, in particolare nella teoria che prende il nome di relatività ristretta. Tutti noi conosciamo la famosa formula:

E = m

proprio qui, ci si rende conto che la velocità della luce è la costante che lega l'energia e la massa di un corpo, e ci permette di passare dall'una all'altra. Ma non solo: questa grandezza è anche alla base di uno dei due postulati che originano la teoria einsteiniana della relatività ristretta (o relatività speciale). La formulazione del postulato è la seguente:

"La luce si propaga nel vuoto a velcità costante c, indipendentemente dallo stato di moto della sorgente o dell'osservatore".

Ciò significa che  la grandezza c (alle volte arrotondata a 3.00 x 10^8 m/s) rimane la stessa per qualunque sistema di riferimento, indipendentemente dal moto della sorgente che la origina o dell'osservatore che la guarda: la luce nel vuoto va sempre e comunque alla stessa velocità. Inoltre, essa è anche la velocità più alta raggiungibile, nessun oggetto può muoversi con una velocità maggiore di c.

Tramite c, possiamo calcolare l'anno luce, ovvero lo spazio percorso dalla luce in un anno.

 

 

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