Non ci sono gli articoli in latino e quindi è necessario, per dare un senso ai complementi, la formazioni dei casi.
È innanzitutto un nome da comprendere, da inserire nella frase perché la stessa abbia un senso:
Nominativo: è il principio, è il soggetto:
Ad esempio : Marco suona la chitarra: Marco è il soggetto in questa frase quidi se dovessi tradurla in latino metterei la parola Marco in nominativo:
NOMINATIVO uguale SOGGETTO
Ovviamente le diverse parole che costituiscono una frase a loro volta traducono dei complementi ad esempio nella frase appena citata la chitarra è il complemento oggetto che in latino si traduce con il caso Accusativo:
Accusativo : è la persona o la cosa su cui ricade l'azione ovvero risponde alla domanda : chi che cosa? proprio come fa il complemento oggetto in analisi logica italiana
esempio: Mario compra ....che cosa ? una mela ..la mela è complemento oggetto e quindi accusativo in latino
ACCUSATIVO uguale complemento oggetto
Poi il terzo caso fondamentale che dobbiamo tener presente è Ablativo: questo caso è importantissimo perchè con l'ablativo traduciamo molti complementi e quindi bisogna imparare ad individuarlo bene nella frase
ABLATIVO UGUALE complemento di mezzo/o di causa
Anna gioca con la palla...con la palla in analisi logica italiana è complemento di mezzo e quindi con la palla andrebbe in ablativo
Ablativo traduce anche il complemento di tempo determinato:
ad es. Anna gioca con la palla durante la pioggio: quando? durante la pioggio: complemento di tempo determinato , che in latino si rende con l'ablativo
Ablativo traduce anche altri complementi in specialmodo quando è preceduto da preposizioni come in, ad, propter..ecc...ma ora andiamo verso i complenti , ma si esce fuori argomento :)
Riepilogando abbiamo visto finora: nominativo che è il soggetto, l'accusativo , che è il complemento oggetto e l'ablativo , complemento di mezzo, causa, tempo.
Esistono in latino in tutto 6 casi quindi ce ne mancano 3: il genitivo, il dativo e il vocativo: questi sono abbastanza semplici perchè rispettivamente traducono: complemento di specificazione , complemento di termine e complemento di vocazione .
Possiamo fare ora una piccola tabella: i casi devono essere letti in verticale e sempre nello stesso ordine!!
NOMINATIVO soggetto colui che compie l'azione
GENITIVO complemento di specificazione (di chi di che cosa?)
DATIVO complemento di termine (a chi , a che cosa?)
ACCUSATIVO complemento oggetto (chi , che cosa?)
VOCATIVO complemento di vocazione (oh ....Cesare...es..)
ABLATIVO complemento di causa/mezzo (con7per chi, con /per che cosa?)
Abbiamo detto che questi casi vanno ripetuti e studiati uno di seguito all'altro in verticale, in latino questo significa DECLINARE: infatti i casi in latino servono proprio per le declinazioni, necessarie a formare la logica dei periodi cioè delle frasi. Ci sono 5 declinazioni in latino, di solito si inizia con la prima perché è la più semplice da imparare ma fondamentale per prendere dimestichezza con i casi: sempre facciamo uno schema perché associare una immagine (in questo caso schematica) a un concetto aiuta sempre molto la memorizzazione.
PROVIAMO:
SINGOLARE es puella, ae la fanciulla
nominativo puell-a la fanciulla
genitivo puell-ae della fanciulla
dativo puell-ae alla fanciulla
accusativo puell-am la fanciulla
vocativo puell-a oh fanciulla
ablativo puell-a con/per la fanciulla
PLURALE
nominativo puell-ae le fanciulle
genitivo puell-arum delle fanciulle
dativo puell-is alle fanciulle
accusativo puell-as le fanciulle
vocativo puell-ae oh fanciulle
ablativo puell-is con / per le fanciulle
Le parole in grassetto si chiamano le desinenze e cambiano a seconda del caso e se la parola è singolare o plurale.
E questo è l'incipit (inizio) dello studio del nostro latino!