Partiamo dicendo che il vocabolario è uno strumento prezioso, ma deve essere utilizzato cum grano salis: mai pensare che fare una versione di latino significhi aprire il vocabolario e tradurre parola per parola. Sarebbe il metodo migliore per sbagliare molto e imparare niente.
Il primo passo è leggere attentamente il testo latino (o greco) allo scopo di sottolineare il predicato e le funzioni logiche essenziali (soggetto, complemento oggetto, predicativi, complementi d'agente o di causa efficiente, etc.). Un'analisi attenta del predicato, infatti, può rivelare moltissimo: per esempio, se è passivo, cercheremo un complemento d'agente o di causa efficiente; se, invece, è un verbo di movimento, cercheremo un complemento di moto a luogo. Insomma, un'analisi accurata del predicato ci dice cosa possiamo aspettarci sintatticamente nella frase.
A questo punto possiamo "interrogare" il vocabolario. Mi piace utilizzare questo termine perché chiarisce l'approccio che dobbiamo avere: il vocabolario non automaticamente la soluzione, siamo noi che ponendo le giuste domande, ovvero sapendo cosa e dove cercare, possiamo utilizzare a pieno questo prezioso strumento. Un esempio chiarirà cosa intendo.
Se nella frase latina abbiamo un verbo come utor e un ablativo, possiamo pensare che il verbo in questione si costruisca con l'ablativo: allora quello che faremo è verificare questa ipotesi, a prescindere dal suo significato. Quel che ci interessa al momento, infatti, è soltanto: se il verbo sia transitivo o intransitivo, se regga un caso particolare (genitivo o ablativo invece che accusativo), se sia un verbo di stato o un verbo di moto, se si costruisca con una completiva, etc.
Soltanto dopo aver dato un posto a tutti gli elementi della frase, possiamo finalmente occuparci dei significati. Prima, però, dobbiamo ricordare che un buon metodo è quello di mettere dei numeretti sopra alle parole latine: seguendo l'ordine numerico possiamo cercare una dopo l'altra le parole sul vocabolario e completare il processo di traduzione, evitando di dimenticare delle parole. Dunque, è saggio seguire l'ordine dei nostri numeretti, non l'ordine delle parole nel testo. Il primo, infatti, riflette l'ordine italiano della frase, il secondo replica l'ordine della frase latina.
Infine, ancora tre consigli per imparare il latino.
Naturalmente questi consigli sono validi tanto per il latino quanto per il greco: le due lingue, infatti, richiedono le stesse strategie traduttive. Sperando di essere stato d'aiuto, auguro a tutti buon divertimento con le vostre traduzioni!