Gli utilizzi del verbo sum in latino sono molto simili all'italiano, vediamoli insieme.
Il verbo sum ha funzione di copula.
verbo sum + aggettivo o sostantivo
es. Tullia pulchra est = Tullia è bella
Nella frase sopra riportata, est svolge la funzione di copula, mentre l'aggettivo pulchra quella di parte nominale o nome del predicato.
Attenzione! Il nome del predicato è sempre al nominativo, però a seconda che sia un aggettivo o un nome può concordare anche nel genere o nel numero.Vediamo insieme le due opzioni.
Se il nome del predicato è:
Come sappiamo in latino esistono i pluralia tantum, ovvero dei sostantivi che presentano la forma al plurale, ma il loro significato spesso è singolare, bisognerà dunque prestare particolare attenzione.
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Quando il soggetto è un sostantivo che fa parte dei cosiddetti pluralia tantum, il nome del predicato, se è un sostantivo, mantiene il proprio genere e numero, concorderà solo nel caso nominativo.
es. Syracusae philosophiae patria erant = Siracusa era la patria della filosofia
Quando il soggetto è un sostantivo che fa parte dei cosiddetti pluralia tantum, il nome del predicato, se è un aggettivo, concorda al plurale con il soggetto.
es. Syracusae pulchrae erant = Siracusa era bella
Il verbo sum ha il significato di "esserci", "trovarsi", "esistere".
es. In silva sum = Sono (mi trovo) nel bosco
Un costrutto latino particolare è rappresentato dal dativo di possesso:
Facciamo un esempio:
Nautae parva pecunia erat
La traduzione della frase è: "il marinaio aveva poco denaro" (letteralmente è: al marinaio era poco denaro). In italiano il verbo essere viene tradotto con avere, diventa soggetto della frase il sostantivo che in latino era espresso con il caso dativo, mentre il soggetto della frase in latino, nella traduzione italiana diventa il complemento oggetto.