• Consigli per ripetizioni di latino e mi...

Ripetizioni di latino: 3 semplici consigli per migliorare le tue traduzioni

Allora, lo sappiamo tutti, guardare una versione di 7,8,...12 righe da tradurre ci scoraggia in un attimo. Vorremmo desistere ma non possiamo. Quindi ecco dei consigli per migliorare nelle versioni in latino che potrebbero aiutarti per le tue verifiche o ripetizioni di latino.

  • 1) Leggi sempre il testo da tradurre.

Può sembrare un'operazione inutile (perché magari ti dici "tanto non ci capisco niente!") ma non lo è. Il latino è molto più simile all'italiano di quanto possa sembrare, molte parole si somigliano tra di loro e questo ci permette, anche dopo una semplice lettura, di intuire almeno a grandi linee il significato del testo. Una volta capito l'argomento, sarà più facile procedere nell'interpretazione e nella traduzione. 

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  • 2) Tieni sempre molto in considerazione la punteggiatura del testo, i punti ma anche le virgole.

l primo passo da fare (dopo un'attenta e complessiva lettura del testo) è quella di dividere la versione nelle più piccole unità sintattiche. Diciamolo più chiaramente: bisogna spezzettare il più possibile le frasi, individuadone il nucleo soggetto-verbo e tutti i complementi legati a questo nucleo. Normalmente la punteggiatura ci viene incontro: le virgole molto spesso (ma non sempre) ci indicano già questa segmentazione. A volte però, in assenza di virgole e punti, può essere utile anche riconoscere subito le congiunzione (et, ac, sed...) che possono indicare due frasi coordinate ma distinte, e quindi divisibili.

  • 3) Dopo aver diviso la tua versione in frasi "minime", il primo elemento da tradurre è il verbo, sempre e comunque!

Questo perché il verbo ci suggerisce sempre il numero (e a volte anche il genere) del soggetto. Potreste dire: ma il soggetto è quello al caso nominativo, semplice! Non così tanto, se consideriamo che le stesse desinenze si ripetono più volte e in casi diversi nella declinazioni dei sostantivi. Quindi se il verbo è alla terza persona plurale, non potrò accontentarmi di quello che a prima vista mi sembra un nominativo singolare!

Facciamo un esempio pratico: Ancilla dominae legit.

Il verbo è alla terza persona singolare. Ancilla può essere nominativo singolare, ma anche ablativo o un vocativo singolare essendo un sostantivo femminile di prima declinazione. Dominae invece può essere un genitivo o un dativo singolare, ma anche un nominativo o un vocativo plurale. 

Dal momento che il verbo è alla terza persona singolare, il soggetto dev'essere necessariamente al nominativo singolare. Non ci sono più dubbi, il soggetto è dunque "ancilla".

(traduzione: La serva della padrona legge)

Spero di essere stata utile!

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