All’inizio dello studio del canto forse nemmeno tu credevi che dalla tua voce si potesse trarre qualcosa di buono: probabilmente non avevi abbastanza fiducia nelle tue capacità. Ti avranno forse scoraggiato gli amici che preferivano la musica da discoteca ai brani cantabili, magari eri adolescente e i tuoi genitori avrebbero voluto che ti concentrassi solo sulla scuola o invece eri già adulto e temevi che fosse troppo tardi, oppure non ti sei trovato bene con il tuo primo insegnante.
A un certo punto, però, è accaduto qualcosa: hai finalmente trovato la persona giusta, il docente con cui è scattato il feeling e gradualmente i blocchi si sono sciolti e hai iniziato a migliorare costantemente.
A un certo punto del percorso hai finalmente deciso di fare il grande passo: ti senti ormai abbastanza sicuro e padrone della tua voce e vorresti trasmettere ad altre persone le acquisizioni che hai conquistato in anni di pratica costante e di dedizione.
Come prima cosa, quindi, ti sei attivato per trovare potenziali allievi - molto probabilmente hai pubblicato annunci online anche tu! - e un bel giorno aprendo la mail o controllando i tuoi annunci hai trovato le prime risposte. Sicuramente sarà stato un momento elettrizzante; ora però si tratta di rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro affinché le tue lezioni costituiscano un’efficace occasione di apprendimento e un’esperienza gratificante per i tuoi studenti.
La domanda che quasi inevitabilmente ti starai ponendo è: e adesso, da dove comincio? Semplice… Dall’inizio! O meglio, ancora prima dell’inizio: vediamo punto per punto i passi da seguire perché l’unico segreto sta nel sapere esattamente cosa fare.
0.Assicurati di conoscere la tastiera del pianoforte: lo ho messo come punto “zero” perché rappresenta la conditio sine qua non, la condizione imprescindibile. Sicuramente a questo punto del tuo percorso di studi ti sarai procurato una tastiera anche piccola o la avrai scaricata per esempio sul tablet. Ti sarà indispensabile per guidare l’allievo nell’esecuzione dei vocalizzi: non occorre che tu sappia affettivamente suonare dei brani (ma se sei in grado di farlo allora sei fantastico!), però è indispensabile suonare semplici scale ed arpeggi. Meno consigliato avvalersi di basi per i vocalizzi pre-registrate in quanto sarebbe molto scomodo fermarsi, tornare indietro, riavviare ecc. quando occorre correggere l’alunno; inoltre il tuo studente potrebbe non riuscire ad adattarsi alla velocità o faticare a trovare l’intonazione. Potrai invece consigliarli all’allievo, se lo ritieni opportuno, per esercitarsi a casa quando avrà acquisito una certa autonomia.
1.Programma una lezione di prova: un futuro studente di canto non sa cosa aspettarsi dalle lezioni, pertanto può non sentirsi sicuro di volersi impegnare economicamente per qualcosa che non conosce, insomma, nessuno vuole comprare a scatola chiusa. Metti in evidenza negli annunci - e ripetilo individualmente alle persone che ti contattano - che la prima lezione è sempre gratuita e senza impegno. La tua competenza e un approccio accogliente ti faranno guadagnare la fiducia dei nuovi allievi.
2.La lezione inizia ancora prima di incontrare l’insegnante: coinvolgi il tuo allievo suggerendo alcuni accorgimenti per migliorare la propria vocalità che potrà mettere in atto immediatamente, in attesa della prima lezione e successivamente fra una lezione e l’altra: fornire al proprio organismo la necessaria idratazione, concedersi un numero sufficiente di ore di sonno e di riposo, curare le allergie, controllare se nota effetti sulla voce quando ingerisce determinati cibi (per esempio i latticini influiscono sulla produzione di catarro, troppa caffeina può risultare irritante…), evitare di gridare e di parlare sovrastando rumori e voci, prestare attenzione a qualunque sensazione di disagio a livello fisico mentre si canta o si parla (invitando a sospendere l’azione e riposare qualche istante prima di riprendere).
3.Impara a conoscere la voce del tuo allievo: ebbene sì, siamo noi insegnanti i primi a dover imparare qualcosa quando ci troviamo di fronte un nuovo allievo, cioè dobbiamo capire quali sono le caratteristiche della sua voce. Il modo più immediato per farlo è naturalmente ascoltarlo cantare: proponi un paio di semplici vocalizzi ed esplora con cautela la sua estensione, la capacità di tenere l’intonazione, il timbro… Aggiungi osservazioni sulla postura, la respirazione, il senso del ritmo, l’orecchio. Tieni in considerazione l’età, cioè se si tratta di una voce già formata o di un bambino o adolescente nell’età della crescita. Ti allego una semplice e comoda scheda dove annotare queste osservazioni, che naturalmente potrai personalizzare a seconda del tuo stile di insegnamento.
4.Inquadra il tuo allievo nella corretta categoria vocale stabilendone l’estensione: punto strettamente correlato al precedente ma meritevole di una trattazione a parte. Qualunque sia il genere musicale prediletto dallo studente, è essenziale che venga inquadrata la sua categoria vocale. Chiaramente la tonalità dei brani si può modificare ma tu per primo sai quanto possa essere poco gratificante dover cantare in una zona scomoda perché per esempio troppo acuta o grave. Se ad esempio si presenta una ragazza con una voce acuta e sottile amerà cantare per esempio brani di Elisa ma difficilmente si troverà a suo agio interpretando le canzoni di Noemi. Stabilire l’estensione non è difficile: sulla tastiera, parti da una nota che risulta comoda e naturale per l’allievo, quindi scendi di un tasto alla volta fino a raggiungere la nota più grave che lo studente riesce a sostenere; a questo punto torna alla nota di partenza e ripeti nella direzione opposta. Prendi nota di quanto rilevato: come ben sai in futuro l’estensione si amplierà e l’allievo potrà rendersi conto dei risultati raggiunti.
5.Stabilite uno o più obiettivi: che cosa desidera realizzare il tuo allievo? Ha in mente un brano in particolare? Desidera specializzarsi nel repertorio di un certo interprete? Ha in progetto di cantare a eventi, serate, concerti? Canta semplicemente per passione e perché è un'attività che lo fa sentire bene? Vuole prepararsi per esami e audizioni? Formulate l’obiettivo in modo chiaro e specifico, per esempio “raggiungere note più acute” - "passare l'audizione per il coro" - "diventare il vocalist di una band"; siate inoltre realistici: se il sogno del vostro allievo è di cantare i brani di Freddie Mercury iniziate da qualcosa di semplice o adeguate la tonalità, se vi buttate direttamente su We Are the Champions lo studente si scoraggerà.
Inizia a dare lezioni di canto
Quanto abbiamo esposto è già un universo su cui lavorare: ti rimando agli altri articoli del mio blog per continuare il tuo lavoro come docente su aspetti quali postura, respirazione, dizione, intonazione, riscaldamento vocale, apprendimento di un nuovo brano, scelta del repertorio, come insegnare canto ai bambini e molto altro.
Soprattutto ricorda le tue prime esperienze e fai sentire al tuo allievo che la sua voce merita di essere valorizzata e non gli manca che l’esperienza. Buon lavoro!