• COME PREPARARSI AL MEGLIO PRIMA DI CANT...

COME PREPARARSI AL MEGLIO PRIMA DI CANTARE

Può accadere che prima di un concerto, un concorso canoro oppure un'esibizione non ci sovvenga di preparare la nostra mente ed il nostro corpo in modo adeguato.

Tutto ciò è spesso dovuto alla fretta, l'ansia o, semplicemente, ce ne dimentichiamo!

Questo passaggio, tuttavia, è imprescindibile se vogliamo ottenere risultati soddisfacenti a livello artistico ma sopratutto mantenere la nostra voce sana per le performance future.

Trova il tuo insegnante ideale

Ecco perché il riscaldamento vocale (e non solo!) è di fondamentale importanza per un cantante.

Con questo articolo voglio fornirti alcuni spunti utili da tenere in considerazione ogniqualvolta dovrai esibirti.

Il luogo 

Trovare una postazione tranquilla e appartata per effettuare gli esercizi preparatori non è affatto scontato. Sentirsi a proprio agio, senza il timore di essere visti o ascoltati, è la chiave di un'ottima concentrazione.

La paura del giudizio altrui spesso crea freni ed inibizioni e genera, conseguentemente, tensioni muscolari e costrizioni a livello laringeo.

Abbi cura quindi di "scovare" il tuo spazio riservato adatto a garantirti la libertà di eseguire gli esercizi di riscaldamento senza essere disturbato.

Prepara il tuo corpo: stretching e rilassamento.

Per sciogliere le tensioni muscolari che spesso si generano a causa di stress, stanchezza e svariati altri fattori, puoi effettuare dei semplici ma efficaci esercizi di stretching e allungamento.

  • Circonduzioni del collo.
  • Circonduzioni delle spalle e delle braccia.
  • Circonduzioni del bacino, delle ginocchia e delle caviglie.
  • Esercizi di allungamento della colonna vertebrale.
  • Esercizi aerobici per favorire la circolazione sanguigna e rendere attiva la muscolatura.
  • Esercizi per rilassare e favorire l'elasticità della mandibola e della lingua (sbadigli, massaggi delle guance, movimenti facciali ecc.).

Qualsiasi tipo di irrigidimento o tensione andrà ad influire negativamente sula respirazione e la corretta emissione del fiato. Di conseguenza anche il suono risulterà poco controllato ed impreciso.

Pertanto non sottovalutare queste pratiche! Esse sono essenziali per preparare al meglio il corpo verso una corretta gestione del flusso d'aria e, conseguentemente, verso il giusto controllo della voce

Respirazione

Dopo aver attivato il corpo è opportuno dedicarsi anche al risveglio del circuito respiratorio.

  • Inizia con delle semplici respirazioni "libere" inspirando con il naso ed espirando con la bocca. Concentrati sulle sensazioni derivanti dall'espansione e dalla contrazione dell'addome.
  • Prova poi con delle respirazioni "cadenzate" gestendo sia l'aria in entrata che in uscita con dei tempi ben precisi. All'inizio parti con pochi secondi per poi aumentare gradualmente.
  • Esegui degli esercizi utili ad attivare la percezione dell'appoggio e del sostegno: il sibilo, ovvero la "S" prolungata per la gestione del flusso d'aria e la "S" ad impulsi su un'unico fiato.

Esistono molteplici esercizi respiratori che lavorano principalmente sull'attivazione delle sensazioni corporee e la propriocezione. Ti consiglio di crearti una sorta di "playlist" da inserire a rotazione all'interno del tuo programma settimanale in modo tale da avere tutto a portata di mano.

Più sarai ligio nel seguire questa routine più attiverai la memoria corporea che renderà i meccanismi respiratorio funzionali al canto sempre più automatici.

La risonanza

La risonanza nel canto è il luogo dove viene "amplificato" il nostro suono. Un cantante ben educato sa quindi sfruttare in modo equilibrato le cavità che costituiscono la nostra cassa di risonanza.

Le nostre cavità di risonanza sono: 

  • Cavità faringea.
  • Cavità orale.
  • cavità nasale.

Esse possono subire delle modificazioni date dagli organi mobili situati al loro interno: laringe, velo palatino, lingua, labbra. Tutto ciò può determinare la variazione timbrica del nostro suono. 

Vi sono svariati esercizi che possono risvegliare in noi la percezione della risonanza. Ecco di seguito alcuni esempi.

Lo sbadiglio può aiutarti a percepire la posizione sollevata del palato molle che va a creare una sorta di “cupola” (ovvero la zona in cui il suono deve amplificarsi) all'interno della bocca. 

Mantenendo questa posizione del velo palatino (pensa all'inizio dello sbadiglio): 

  • Prova ad espirare, con un flusso d’aria costante, “a forma di O” o di “A”. Inizialmente non emettere il suono della vocale ma ascolta semplicemente il rumore che genera il fiato all'interno della tua cavità orale.
  • Ripeti l'esercizio vocalizzando un suono prolungato su una nota per te comoda.
  • Fai le "imitazioni": simula la parlata dell'orso Yoghi, il pianto lamentoso o la risata.
  • Le sillabe "NG" o "YA" possono aiutarti a percepire la posizione alta del palato molle poiché si pronunciano posizionando la punta della lingua sugli incisivi inferiori ed il dorso a contatto con il velo palatino sollevato.

Nell'eseguire gli esercizi abbi cura di:

  • Lasciar cadere la mandibola morbidamente verso il basso (con un dito puoi sentire il suo sgancio nella zona della mascella all’altezza dell’orecchio). 
  • Utilizzare la respirazione costo-diaframmatica.
  • Proiettare l'aria e il tuo suono verso il palato molle sollevato.
  • Non irrigidire la lingua, labbra e mandibola

Risvegliare queste sensazioni prima di una prestazione canora è molto importante per garantirci un'ottima uscita e riuscita del nostro suono durante l'esecuzione dei brani.

Riscaldamento vocale e vocalizzi

Il riscaldamento vocale è una pratica che non dovrebbe mai mancare all'interno della nostra routine quotidiana. 

La laringe e le corde vocali, essendo parte integrante del nostro corpo, sono composte da muscoli, tessuti e cartilagini che vanno adeguatamente preparate e riscaldate prima di qualsiasi prestazione canora

Questi esercizi possono tranquillamente considerarsi come uno stretching volto a preparare ed allungare i nostri muscoli fonatori proteggendoli anche da eventuali traumi o lesioni.

Andremo quindi ad effettuare un vero e proprio warm up muscolare della voce!

Saltare questo fondamentale passaggio significherebbe sottoporre il nostro organo fonatorio a stress e irrigidimento creando uno sforzo vocale e sensazioni di affaticamento che potrebbero diminuire i tempi dell’esibizione.

Ecco alcuni tra i più comuni esercizi da eseguire per riscaldare la voce e sviluppare la tecnica vocale:

  • Humming (suono muto a bocca chiusa o “king” per favorire il suono "in maschera").
  • lip roll/tongue trill (vibrazione delle labbra e della lingua, “brrr”, “rrr”).
  • Vocal Fry (un suono molto grave che ricorda uno scoppiettio o un crepitìo).
  • Vocalizzi su consonanti come la "Z" o la "V" (favoriscono una buona gestione dei meccanismi di appoggio e sostegno).
  • Sirene ascendenti e discendenti (per favorire un buon miscelamento tra i registri vocali).
  • Semplici vocalizzi con le vocali (su brevi sezioni melodiche, scale, arpeggi).
  • Picchiettati (suoni staccati su arpeggi più o meno ampi).
  • Messa in voce (per il controllo dinamico del nostro suono, lavorando sulla variazione di intensità di quest’ultimo).

Non esiste una serie predefinita di vocalizzi da eseguire poiché ognuno ha le proprie peculiarità vocali ed esigenze che mutano in base a vari fattori: età, padronanza tecnica e conformazione fisica. 

Tutti gli esercizi, inoltre, hanno una specifica funzione focalizzata su particolari ambiti della vocalità e vanno quindi eseguiti in base all'aspetto su cui si desidera maggiormente lavorare.

Anche in questo caso è molto utile crearsi una "playlist" di esercizi giornalieri e settimanali per esser certi di aver allenato a tutto tondo la nostra voce.

Mi riservo comunque di approfondire la questione "riscaldamento vocale" con un altro articolo in modo da affrontare un po' più nel dettaglio l'argomento che risulta essere molto vasto.

Ottimizzazione del tempo

Potrebbe succedere, prima della nostra fatidica esibizione, di non aver sempre modo di eseguire tutto ciò di cui abbiamo appena parlato. In tal caso dovremmo "ottimizzare" il più possibile il tempo a nostra disposizione.

Per fare alcuni esempi:

  • Praticare un po' di stretching e allungamento poco prima di partire da casa.
  • Eseguire un po’ di vocal fry e humming in macchina o appena arrivati nella location per iniziare a scaldare la voce. L'ideale sarebbe eseguire gli esercizi con la massima concentrazione, in questo caso però potremmo fare una piccola eccezione. 

Bastano veramente pochi minuti per sciogliere le tensioni e arrivare pronti all’esibizione!

Se invece non abbiamo fretta, possiamo concentrarci totalmente sui nostri esercizi e focalizzarci su tutti quegli aspetti che sono essenziali per una buona preparazione del nostro strumento voce.

Ancora qualche suggerimento

Quanto deve durare il riscaldamento vocale?

Esso dovrà essere proporzionato alla quantità di brani che dovremo cantare:

  • Per eseguire un solo brano l'ideale sarebbe riscaldarsi per 15/20 minuti;
  • Per cantare una o più ore di fila basteranno anche solo cinque minuti di riscaldamento (ben fatto!) dato che la voce dovrà “lavorare” più a lungo e si riscalderà gradualmente durante l'esibizione. Ti consiglio comunque di inserire i brani più "soft" all'inizio della scaletta per poi, gradualmente, aumentare di intensità.

Come vedi, prepararsi prima di cantare non è così scontato! Tuttavia queste pratiche ti aiuteranno a sfruttare al meglio la tua voce e soprattutto a preservarla da potenziali danni a lungo termine.

Ti è piaciuto? Condividilo
Usa il nostro Strumento di Ricerca Intelligente
© 2007 - 2024 Letuelezioni.it è un membro della famiglia GoStudent Mappa del sito: Insegnanti privati