La chimica è la scienza che studia la composizione, la struttura e le proprietà della materia. Non solo, si occupa anche di studiare come la materia cambi attraverso le reazioni chimiche e l'energia necessaria affinché queste reazioni avvengano.
Per me è una delle scienze più affascinanti ma io sono di parte, lo so! :)
Oggi analizziamo le differenze tra le due principali branche di questa materia: la chimica organica e la chimica inorganica.
La chimica organica studia i composti contenenti il carbonio (C). Inoltre, quasi tutti i composti organici contengono legami carbonio (C) - idrogeno (H).
Questa disciplina fu introdotta nel 1807 da J. J. Berzelius, il quale riteneva che i composti legati alla vita avessero una "forza vitale" che li rendeva diversi dai composti inorganici.
Si deve aspettare il 1828 per avere la smentita di questa bislacca definizione: F. Wohler dimostrò che i composti organici potevano essere sintetizzati anche in laboratorio.
Infatti lo scienziato scoprì la sintesi dell'urea, un importante solvente e stabilizzante delle proteine. La sintesi si basava sulla reazione tra cianato di ammonio e cloruro di ammonio, in presenza di acqua.
Questa scoperta sfatò la teoria delle generazione spontanea, dimostrande che anche le sostanze organiche potevano essere create in laboratorio.
Alcuni esempi di vita quotidiana in cui abbiamo a che fare con la chimica organica sono i farmaci, i combustibili, la plastica.
Nata come scienza sperimentale nel VII secolo, si occupa dello studio delle sostanze che non contengono il legame carbonio (C) - idrogeno (H).
Un evento cardine della chimica inorganica fu l'invenzione della tavola periodica degli elementi, che chiunque ha visto/studiato almeno una volta nella vita.
La costruzione della tavola periodica ha richiesto decine e decine di anni e numerosissimi esperimenti fallimentari.
Dove troviamo la chimica inorganica nella nostra vita? Ad esempio nell'estrazione dei minerali e dei metalli, nei circuiti elettronici dei nostri smartphone, nell'acqua stessa che beviamo! I composti inorganici sono essenziali nella produzione di vernici e inchiostri, nella creazione di materiali per l'energia rinnovabile (pensate ai i pannelli solari).
La differenza tra le due discipline si basa sull'oggetto dello studio.
In termini più semplici dobbiamo chiederci: cosa studiano?
Chimica Organica | Chimica Inorganica | |
Cosa studia | Composti contenenti C e legami C - H | Composti che non contengono legami C - H |
Esempi quotidiani | Farmaci, plastica | Minerali, metalli |
Pur essendo due rami abbastanza distinti della chimica, entrambe le discipline ci aiutano a comprendere il mondo che ci circonda, anzi l'intero Universo.
Sia la chimica organica sia la chimica inorganica sono in continua evoluzione e quotidianamente ci permettono di fare nuove scoperte volte al miglioramento della nostra vita.
Ora posso svelarvi un segreto: io sono super appassionata di chimica inorganica.
Dopo una tesi triennale sulle materie plastiche, la laurea magistrale in Chimica dell'Ambiente mi ha fatto appassionare al mondo inorganico. Tanto che per la mia tesi sperimentale ho avuto il privilegio di analizzare un lotto di filtri campionati in Artide per la ricerca di metalli pesanti nel PM10 di quelle zone "incontaminate".
E tu, quale squadra tifi? Sei team chimica organica o team chimica inorganica?