Il percorso universitario per conseguire la laurea in Giurisprudenza è un percorso tortuoso, pieno di insidie ed ostacoli. In Italia, ovviamente, i vari atenei sviluppano le loro offerte formative in modo diversificato: alcune università prediligono una impostazione più classica improntata allo studio delle materie storiche, tradizionali; altre università offrono approfondimenti su nuovi sviluppi del diritto e su temi più innovativi.
Gli esami, tendenzialmente, sono tutti orali (e questo costituisce un ulteriore elemento di difficoltà), salva la possibilità dei vari professori, all'interno della loro autonomia circa le modalità di insegnamento, di concedere agli studenti esoneri scritti o modalità diverse di svolgimento d'esame.
Si pensi, a titolo esemplificativo, all'esame di istituzioni di diritto privato, costituente, solitamente, il primo vero banco di prova per gli studenti di Giurisprudenza. Un esame di oltre 1500 pagine tecniche (più eventuali altri approfondimenti richiesti dai professori) che potrebbero terrorizzare le giovani studentesse ed i giovani studenti all'inizio del loro percorso universitario. A tal fine, alcune università o alcuni docenti decidono di "spacchettare" gli argomenti, dividendo l'unica materia in più sottoesami: es. diritto privato 1, diritto privato 2, diritto privato 3.
Un altro esame che incute particolare timore è sicuramente diritto commerciale. Il diritto commerciale, infatti, abbraccia molti argomenti estremamente tecnici e complessi: dallo studio dell'evoluzione storica del diritto commerciale si passa alla nozione di imprenditore, alla disciplina della concorrenza, alla nozione di azienda ed al sistema dei segni distintivi. Si prosegue con il mondo delle formazioni societarie: la società semplice, la società in nome collettivo, la società in accomandita semplice, la società per azioni (con tutte le sue innumerevoli regole), la società in accomandita per azioni, la società a responsabilità limitata, la società cooperativa, le società europee. Inoltre, si affronta lo studio dei contratti bancari, dell'intermediazione mobiliare, dei titoli di credito e delle complesse procedure concorsuali (la composizione negoziata della crisi dell'impresa, la liquidazione giudiziale, il concordato preventivo, l'amministrazione straordinaria delle grandi imprese insolventi ecc).
Altri due esami difficili da sostenere sono sicuramente le procedure: procedura civile e procedura penale. Infatti, sono le "regole del gioco, le regole del processo" ed un futuro avvocato, giudice, funzionario giuridico deve conoscerle bene e saperle coordinare in maniera agile ed efficace. Anche in questo caso si tratta di esami con una grande quantità di informazioni (tutte importanti, difficile escluderne qualcuna durante i riassunti) e con nozioni di particolare difficoltà qualitativa. Solitamente, le procedure sono posizionate alla fine del piano di studio in legge, costituendo così gli ultimi ostacoli da superare.
Potrebbe menzionarsi, nell'elenco degli esami più difficili da affrontare, anche il diritto amministrativo, esame affascinante ma anche esso con una gran mole di informazioni da comprendere e memorizzare e di difficoltà tecnica medio-alta.
In definitiva, vi sono vari esami tecnicamente complessi nel piano di studio universitario in Giurisprudenza ma non bisogna demoralizzarsi: con il giusto metodo e con solidi strumenti, con pazienza e dedizione nessun ostacolo è insuperabile!