• Scrivere significa onorare la memoria ...

Scrivere significa onorare la memoria , scrivere di sé significa schiudersi un futuro.

Ho ripreso la lettura del grande scrittore Isaac Bashevis Singer, madrelingua Yiddish, nato a Varsavia nel ghetto ebraico nel 1902 , riesce ad emigrare negli Stati Uniti nel 1935 dove c'era  già suo fratello Joshua, scrittore come lui. Continuerà a scrivere in Yiddish , la sua lingua madre . Negli Stati Uniti i suoi racconti e romanzi saranno tradotti in inglese , la traduzione sarà curata attentamente da lui stesso.  Quindi i suoi scritti letterari sono stati letti  un po' in tutto il mondo: fino  a che nel 1978 gli viene conferito il premio Nobel per la letteratura, per lui immeritato! 

Emergono figure di spicco nei suoi racconti, che si fondano sulla memoria della vita delle popolazioni ebraiche dell'Europa dell'est, il cuore pulsante dell'ebraismo  di tutta l'Europa nel periodo precedente l'avvento di Hitler e la pianificazione dello sterminio (shoà). Egli fa rivivere quel mondo  nella letteratura, la parola ci fornisce un'immagine scritta di quella umanità, compressa, carica di divieti che si muove tra Russia degli Zar, i governi polacchi e le tante etnie che popolano l'impero austro-ungarico. Lì nascerà il sindacato dei lavoratori ebraici, il Bund ( lega) che ci ha donato il motivo della canzone " Bella ciao!" Musica Kleizmer! 

 Tra i personaggi che si stagliano nei suoi racconti c'è la compagna della sua infanzia Shosha: non era un genio, ma lui le era tanto accanto. Con lei sognava. In Inglese: " At nine  she spoke like a child of six. She was left behind two years in a class in the public school to which her parents sent her.  Shosha had blond hair that fell to her shoulders when she undid her braids. Her eyes were blue, her nose straight , her neck long. She took after her mother, who had been known as a beauty in her youth".

Poi continua a raccontare i giochi, le fantasie, le immedesimazioni di loro bambini sui 9 anni che si identificavano nei grandi personaggi biblici: Salomone e la Regina di Saba. Egli ridà vita a quel mondo raso al suolo dalla furia  violenta nazista. 

Capiterà che  un giorno Singer  la perderà di vista, ma a 22 anni tornerà a  Varsavia nel ghetto, passato di mano ai tedeschi, poi ai Bolscevichi e poi recuperato dai Polacchi dopo la carneficina della Prima guerra mondiale e inconterrà ancora Shosha. Lui era già uno scrittore abbastanza noto nel mondo ebraico che si perimeva in yiddish.  Ma gli anni '30 e '40  vedranno le forze arnate  speciali di Hitler  bombardare ed invadere la Polonia, che era anche una parte dell'attuale Ucraina. I confini cambiavano continuamente. E proprio nel Donbass ci fu la resistenza russa all'invasione nazista sostenuta dai collaborazionisti. Furono fermati. Ed oggi cosa ci aspetta??? 

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