Eccoci tornati sull'argomento 'apprendimento delle lingue antiche'.
Per chi se lo fosse perso, qui c'è la parte I dell'articolo, dove abbiamo iniziato ad inquadrare il problema principale rappresentato dalla grammatica.
Sinteticamente, la grammatica è il maggior scoglio nell'apprendimento della lingua perché essa non è la lingua, ma una descrizione ordinata di essa, con i suoi termini tecnici (da imparare) e le sue schematizzazioni da memorizzare in 'freddi' elenchi.
Naturalmente c'è chi ama questi 'freddi elenchi': Le discipline umanistiche per gran tempo hanno fatto delle finezze grammaticali il centro del loro interesse, ma oggi siamo in grado di dire che l'apprendimento della lingua (di qualsiasi lingua) ha molto a che fare con i parlanti e molto meno a che fare con la grammatica.
Volete un esempio? Chi di voi usa frequentemente il passato remoto quando parla con amici e parenti? Chi di voi usa 'egli' al posto di 'lui' quando parla in una situazione tranquilla?
Se domani un americano che sta imparando l'italiano venisse da voi e dicesse del vostro amico "Egli si è svegliato alle 7" applicando alla perfezione una regola grammaticale, gli ridereste in faccia, giusto? Gli direste che quello non è italiano vero...
Cos'è che manca al vostro amico americano? Cosa dovrebbe fare se volesse imparare l'italiano "vero"?
Gli basterebbe stare un bel po' di tempo in mezzo a voi amici che gli parlate intorno e piano piano inizierebbe ad usare 'lui' al posto di 'egli' senza neanche accorgersene. Dopodiché la regola grammaticale vera si farebbe strada direttamente nel suo cervello e inizierebbe ad usarla senza dover ripetere ogni volta tutti i pronomi.
Va bene, ma qui ci stai parlando di italiano, cosa c'entra il greco antico?
C'entra perché il greco e il latino, nonostante tutti gli sforzi di una certa vulgata che vuole privare queste lingue dello statuto di lingua, trasformandole in codici matematici, sono lingue che sono state parlate da persone come me e voi.
Se vogliamo imparare il greco o il latino non dobbiamo iniziare a studiare la grammatica e poi improvvisamente affrontare autori che -da madrelingua- padroneggiavano il livello letterario delle proprie lingue. Sarebbe come chiedere ad un bambino di 3 anni di leggere Manzoni o Dante e di capirci qualcosa...
C'è poi un ultimo fattore di importanza fondamentale, che i greci e i latini avevano nell'apprendimento delle rispettive lingue e che noi oggi non abbiamo, che è il contesto.
Come già descritto nella prima parte dell'articolo, la lingua la si apprende principalmente dai parlanti: mamme, nonne, amici, conoscenti, estranei. Tutto il contesto che ci circonda fin da piccoli (e anche dopo) ci irradia di stimoli linguistici, molti dei quali semplicemente non siamo in grado di cogliere e lasciamo andar via, ma alcuni dei quali costruiscono piano piano la nostra competenza linguistica.
Come fare allora? Come recuperare il contesto per delle lingue che sono morte molto tempo fa?
Ad oggi siamo aiutati immensamente dalla tecnologia, nonché dalla passione disinteressata di una community di bravissimi parlanti e scriventi latino e greco antico sparsi in tutto il mondo.
Il primo esempio illustre è il bravissimo Luke Ranieri, che gestisce diversi canali YouTube (dei quali uno interamente in latino) e da diversi anni ormai produce contenuti per tutti i livelli di apprendimento del latino e del greco. Inseme ad altri membri della community, tra cui l'immenso Stefano Vittori, si è reso protagonista di una ventata d'aria fresca che ha prodotto tra le altre cose delle versioni in latino di alcune popolarissime canzoni di cartoni o altro.
Ci sono poi Alfa with Angela e Found in Antiquity dedicati anche loro all'apprendimento del Greco e del latino. Per livelli più avanzati poi si può arrivare anche ai podcast e i vlog di Satura Lanx, Alexius Cosanus e Musa Pedestris.
Questo per quanto riguarda i contenuti multimediali. Per quanto riguarda i libri di testo (anche qui ce n'è un'infinità), oltre agli importantissimi libri di apprendimento (che ci portano dal livello zero alla competenza attiva nella lingua) come Athenaze per il greco e Familia Romana per il latino, ci sono gli sforzi editoriali di piccole realtà con grande passione come l'istituto Polis di Gerusalemme e il marchio Nubes di Iperurania, con storie facili e interessanti come le fiabe dei fratelli Grimm tradotte in greco o addirittura due graphic novel interamente in latino!
Come vedete, con una community così agguerrita e piena di passione chi vuole insegnare (e imparare) queste lingue antiche non ha più la scusa dell'assenza di materiali adeguati...
Nella speranza di essere di aiuto a qualcuno ringrazio per il tempo e l'attenzione,
Simone Ettorre