Per noi Italiani la costruzione delle frasi è piuttosto intuitiva e soggiace davvero a poche regole: soggetto, predicato e complementi possono essere messi in vario ordine, purché abbiano il cosiddetto “senso compiuto”. Ma quando iniziamo le prime lezioni di tedesco ci accorgiamo che non è sempre così.
Non è così per la lingua tedesca, in cui, per esempio, il soggetto non può mai essere sottinteso, ma deve sempre essere espresso e il predicato della proposizione principale deve essere sempre collocato al secondo posto dall’inizio della frase.
Che dire poi delle proposizioni secondarie, in cui il predicato cambia posizione a seconda della funzione della proposizione stessa (se temporale, causale, consecutiva, finale, ecc. ecc.)., oppure di quei verbi tedeschi detti separabili, che si dividono in due parti collocate quasi sempre lontano l’una dall’altra?
Per questo può capitare di cercare di tradurre una frase dal tedesco e non venirne a capo, poiché le traduzioni proposte da internet sembrano prive di senso. Peggio ancora se proviamo a tradurre dall’italiano al tedesco, poiché quasi sempre quello che intendevamo dire ci appare completamente stravolto. A questo punto cosa possiamo fare per essere sicuri?
Io consiglio sempre due dizionari di tedesco di riferimento:
Provate e magari fatemi sapere se il consiglio vi è stato utile e, soprattutto, non scoraggiatevi mai: ogni lingua ha i suoi segreti, basta individuarli e pian piano ogni parola trova il proprio posto!