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Come insegnare l'accusativo nelle tue lezioni di tedesco

Una lingua neolatina come l’italiano ha perso nella forma attuale l'uso dei casi, che caratterizzava la lingua latina. Con i casi, tuttavia, chi studia tedesco fa conoscenza sin dalle prime lezioni, indicativamente entro  le prime 15 ore di lezione il docente non può più eludere l’argomento e si ritrova ad affrontarlo nel momento in cui compare una frase con verbo transitivo. Sebbene sia il nominativo il primo caso che lo studente incontra, è l’accusativo quello che lo pone di fronte al problema di individuare e comprendere che il tedesco non solo fa uso di casi, come il latino, ma che li applica sin dall´articolo

Sei un insegnante di tedesco?

Come accompagnarlo in questo primo scoglio?

Se lo studente è ancora in età scolare e possiamo far riferimento alle sue conoscenze grammaticali, utilizzare i concetti di verbo transitivo e complemento oggetto è la via più breve e consente di chiarire in pochi minuti di cosa si tratti.

Se invece si tratta magari di un allievo adulto che non ricorda questi concetti, o a bassa scolarizzazione, oppure di un bambino ancora piccolo, le strategie devono adeguarsi.

La prima possibilità è, a livello del corsista A1, far inizialmente finta di nulla: non evidenziare cioè nessun caso, ma utilizzare solo frasi con sostantivi neutri, o femminili, o plurali, nei quali nominativo e accusativo sono identici. In questa fase, l'alunno prende dimestichezza con il lessico e i nuovi verbi.

In un secondo momento, introdurre l’́accusativo del maschile singolare ed evidenziare che si differenzia dal nominativo.

È qui che dovremo dar prova di furbizia, utilizzando frasi nelle quali spiegazioni semplici e senza riferimento grammaticale, come "chi compie l´azione" o "chi subisce l´azione", non abbiano ambiguità : dal classico "io mangio la mela", in cui è chiaro che non è la mela a mangiare me, a "il cane morde il sig. Müller". Nessuna ambiguità. Ma a questo punto presteremo bene attenzione a ripetere il più spesso possibile nelle frasi lette o pronunciate quando ci troviamo davanti a un accusativo e non un nominativo, anche col femminile, neutro o plurale.

La comprensione e la dimestichezza con il caso aumenteranno costantemente. Dovremo fare in modo che il concetto sia ben assimilato perché sarà fondamentale quando poi si introdurranno le varie preposizioni.

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Sabrina
Laureata in lingue, traduttrice, insegnante con esperienza pluriennale sia in istituti superiori che a corsisti privati. Amo partire da zero con i miei alunni e recuperare anni scolastici in tempi breviContattare
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