Una delle parti personalmente che ritengo più importanti sul Curriculum Vitae sono le esperienze e la conoscenza di una lingua straniera.
Per esperienze non intendo tanto quale tipo di lavoro si è fatto nel corso del tempo - anche perché se è la prima esperienza lavorativa non ne avrò molte - quanto piuttosto a cosa ho fatto nel tempo libero che ho avuto.
Coltivare le proprie passioni in qualsiasi ambito è quello che spero chiunque voglia fare nel free time. Fare un'esperienza all'estero sia in età adolescenziale durante l'estate di un mese, un programma di scambio culturale magari organizzato direttamente dall'istituto scolastico o in età adulta il sano vagabondare all'estero è grasso che cola.
In primis permette di vedere altre realtà, culture, visioni ed ampliare un po' lo sguardo su temi che a casa o nel proprio paese si danno per scontati. Un altro vantaggio è che ci aiuta a distaccarci dalla famiglia, sempre in ambienti controllati - soprattutto in tempo adolescenziale questo è un toccasana - sia imparare una lingua.
Per quanta dedizione ci hai messo a scuola nello studio di quella materia, non è mai come viverla in prima persona quanto realmente scendi in campo. Il dove è indifferente, basta che non sia lo stesso Paese di origine e possibilmente non ci siano troppi contatti con la lingua natale.
Da scrutatore dei possibili candidati per una posizione lavorativa quindi darei una votazione maggiore a questo tipo di esperienze e conoscenza reale della lingua usata piuttosto che basarmi solamente su un punteggio della maturità.