Compiti con il mio bambino: consigli per imparare divertendosi.

Sei una mamma, una nonna, una tata o un adulto che si prende cura di un bambini/a.

Quante volte ti è capitato di dover aiutare il tuo piccolo o la tua piccola nei compiti pomeridiani?

Tuttavia, non sempre è così piacevole e divertente cercare di far svolgere questi ultimi, con entusiasmo, ai più piccoli. L'aspetto rilevante, tuttavia, è riuscire a farli appassionare sin da quando sono bambini, in modo tale da suscitare nl loro interesse e curiosità verso "il nuovo".

Sono anni, oramai, che quotidianamente sostegno i ragazzi delle elementari nello studio pomeridiano, e ho maturato poche convinzioni essenziali per affiancarli in questo loro "lavoro".

Primariamente occorre ricordarsi che ogni bambino è unico. Ciascuno ha le sue passioni e i suoi talenti perciò mettiamoci in ascolto di cosa lo entusiasma, di quali sono le attività che suscitano in lui interesse ed attenzione.

Una volta fatto ciò è opportuno ricordare come "i bambini imparano con gli occhi" quindi svincoliamo lo studio dal mero leggere informazioni sui testi scolastici, relegando i bimbi a ore di sedentaria attività mnemonica. Inventiamo giochi con loro che abbiano come fondamenta l'argomento da studiare. Facciamo un esempio per essere più pratici. Se il nostro ometto deve studiare le parti del corpo umano, strutturiamo in percorso ad ostacoli e invitiamolo a completarlo dando come "indicazioni/ suggerimenti" le varie componenti anatomiche.

Oppure ispiriamoci al classico gioco del memory o di trivial per studiare le capitali europee ecc..

In parole povere... facciamo in modo che i nostri piccoli associno lo studio al divertimento, che imparino il piacere di conoscere e scoprire.

Questo vale per tutti, non solo per chi va a scuola.

Anche noi adulti spesso dobbiamo "rimetterci a studiare". Proviamo a farlo divertendoci.

Semplici consigli ma molto efficaci. 

Ultimo suggerimento:

Se il bambino/a è stanco o ha perso l'attenzione, meglio fare una breve pausa di gioco o attività fisica piuttosto che "insistere" con i compiti.