10 Dubbi frequenti quando impariamo lo spagnolo

Lo spagnolo si sa è una delle lingue più studiate al mondo, ma la semplicità o la difficoltà con cui imparare lo spagnolo spesso varia a seconda del luogo di origine. Per un anglofono, ad esempio, distinguere tra maschile e femminile sarà molto difficile. Per gli studenti che parlano lingue derivate dal latino, invece, non sarà difficile per loro apprendere questa nuova lingua, ma il rischio di confondersi e incorrere in falsi amici è più alto.

Se vuoi risolvere una volta per tutte i dubbi più frequenti quando si studia spagnolo, in questo post ti diciamo quali sono i temi che creano più confusione negli studenti. Nessuno studente riesce a sfuggirli, e pensa che ci sono addirittura moltissimi nativi che continuano a fare questi errori. Se inizierai a seguire delle lezioni di spagnolo, vedrai che molti di questi concetti vengono fuori regolarmente in tutti i livelli, dai principianti fino ai più avanzati. Vediamo quali sono! 

1. Modo congiuntivo vs. Modo indicativo

In spagnolo ci sono tre modi verbali: indicativo, congiuntivo (subjuntivo) e imperativo. Tuttavia, la cosa difficile è che per ciascuno di questi modi ci sono diversi tempi verbali nel presente, nel passato e nel futuro. Molti stranieri quindi hanno difficoltà a capire quando usare ciascuno dei modi e quando usare ogni tempo verbale.

Imparare lo spagnolo per chi parla inglese è particolarmente complicato, poiché il congiuntivo in inglese non esiste o non ha la stessa struttura dello spagnolo. Per un italiano o un francese, invece, sarà molto più facile visto che anche in queste lingue i tempi verbali sono divisi nello stesso modo. Pensiamo però, a quanto spesso sbagliamo il congiuntivo in italiano: ecco, lo stesso succede parlando spagnolo.

Ecco alcuni trucchi per distinguere le modalità verbali in spagnolo

  • Modo indicativo: è usata per comunicare informazioni reali, sia per azioni nel presente che nel passato e nel futuro. Per distinguerlo facilmente, presta attenzione al focus della frase. 
  • Modo congiuntivo: è usato per esprimere idee, desideri, dubbi, smentite, raccomandazioni... Si distingue dall'imperativo perché non si tratta di affermazioni sulla realtà, ma piuttosto di possibilità o informazioni più soggettive (da cui il nome di subjuntivo). 
  • Modo imperativo: è il più facile da riconoscere. Si usa per esprimere ordini e richieste. Inoltre, questo modo a differenza degli altri due non ha tempi verbali, il che la rende ancora più semplice.

2. Tempi verbali

L'altro lato della medaglia, come abbiamo detto, sono i tempi verbali. Come differenziamo i tempi verbali in spagnolo? E, cosa ancora più difficile, come si coniugano i verbi in spagnolo? Per noi italiani questo processo è più intituivo, perché le somiglianze tra italiano e spagnolo ci aiutano a capire il funzionamento anche senza troppe spiegazioni. Tuttavia, questo porta a sottovalutare l’importanza di studiare i verbi in spagnolo correttamente, avendo come risultato il parlare a tentativi o tirare a indovinare, nella speranza di azzeccare la coniugazione giusta.

Per esempio, tornando alla grammatica inglese, il verbo non cambia: I jump, you jump, he/she/it jumps, we jump, they jump. In italiano e spagnolo, invece, è molto diverso: Yo salto, tú saltas, él/ella salta, nosotros saltamos, vosotros saltáis, ellos saltan. Ogni verbo, quindi, ha una serie di desinenze che saranno contrassegnate dal gruppo di verbi a cui appartiene - quelli che terminano in ar, er, ir - e dal tempo verbale. 

In questa tabella troverai i tempi verbali che puoi trovare in ogni modo, differenziati tra semplice e composto:

Modo

Tempo verbale semplice

Tempo verbale composto

Indicativo

Presente indicativo (salto)

Imperfetto (saltaba)

Passato perfetto semplice (salté)

Futuro (saltaré)

Condizionale (saltaría)

Passato perfetto composto (he saltado)

Passato piuccheperfetto (había saltado)

Passato perfetto (hube saltado) 

Futuro perfetto (habré saltado)

Condizionale perfetto (habría saltado)

Congiuntivo

Congiuntivo presente (salte) 

Imperfetto (saltara o saltase)

Futuro (saltaré)

Passato perfetto (haya cantado)

Passato piuccheperfetto (hubiera o hubiese cantado)

Futuro perfetto (hubiere cantado)

Imperativo

Presente (salta)

Inoltre, ricorda che in spagnolo abbiamo anche il modo infinito (saltar), il gerundio (saltando) e participio (saltado).

3. Verbi irregolari

Anche le lingue latine nella loro grammatica hanno verbi irregolari. Sono verbi fuori norma e che non vengono coniugati allo stesso modo degli altri. In spagnolo, i verbi che terminano in "-er" hanno generalmente le stesse desinenze. Tuttavia, se prendiamo, ad esempio, il caso del verbo "Haber" vedremo che queste regole non vengono seguite alla lettera. 

Se sei ancora all’inizio del tuo studio, una delle prime cose che il tuo insegnante ti proporrà sarà imparare a coniugare i verbi irregolari in spagnolo. Ce ne sono più di cento, poiché possono avere più di una radice verbale o avere variazioni nella loro desinenza, ma questi sono i verbi irregolari più importanti nella lingua spagnola:

  1. Ser: yo soy, tú eres, él/ella. es, nosotros somos, vosotros sois, ellos/ellas son
  2. Estar: yo estoy, tú estás, él/ella está, nosotros estamos, vosotros estáis, ellos/ellas están
  3. Hacer: yo hago, tú haces, él/ella hace, nosotros hacemos, vosotros hacéis, ellos/ellas hacen
  4. Haber: yo he, tú has, él/ella ha, nosotros hemos, vosotros habéis, ellos/ellas han
  5. Poder: yo puedo, tú puedes, él/ella puede, nosotros podemos, vosotros podéis, ellos/ellas pueden
  6. Saber: yo sé, tú sabes, él/ella sabe, nosotros sabemos, vosotros sabéis, ellos/ellas saben
  7. Tener: yo tengo, tú tienes, él/ella tiene, nosotros tenemos, vosotros tenéis, ellos/ellas tienen
  8. Dar: yo doy, tú das, él/ella da, nosotros damos, vosotros dais, ellos/ellas dan
  9. Ir: yo voy, tú vas, él/ella va, nosotros vamos, vosotros vais, ellos/ellas van

Studia spagnolo online

4. Verbi ser e estar

Tra i verbi irregolari, i verbi estar e ser in spagnolo sono alcuni dei più complicati per gli stranieri. Come mai? In molte lingue, questi due verbi sono solitamente tradotti con la stessa parola. Prendi, ad esempio, l'italiano. Il verbo “essere” può essere utilizzato sia per dire “sono a Barcellona” (estoy en Barcelona) sia per dire “sono di Barcellona” (soy de Barcelona). 

Come li distinguiamo allora? 

  • Ser: Usato per comunicare stati permanenti: per identificare chi è una persona o di chi è un determinato oggetto, per descrivere, per dire l'ora e indicare il prezzo o la quantità di qualcosa.
  • Estar: Usato per trasmettere stati o situazioni temporanee come come gli stati d'animo, la situazione fisica o mentale di una persona o cosa.

5. Preposizioni “por” e “para

Queste due proposizioni sono un vero problema per chi studia spagnolo. Spesso vengono confusi. La loro distinzione è molto sottile e non è ovvia per una persona non nativa. 

Quindi, quando si usano le preposizioni por” e “para” in spagnolo? Ecco alcuni suggerimenti e poniti le seguenti domande: 

  • Scopo o causa? Uno degli aspetti chiave per distinguerli è chiedersi se si sta cercando di esprimere una causa o uno scopo. Se si vuole esprimere una causa, si usa la preposizione por ("Ha pasado por esto"). Se invece vuoi indicare uno scopo, dovresti usare para (“Voy al gimnasio para hacer deporte”). 
  • Dove? Se vuoi esprimere un luogo specifico, dovrai usare la preposizione por: “Se llega a la escuela por el camino de la derecha”. 
  • Quando? Se vuoi esprimere una data o un'ora specifica, dovrai sempre usare para: "Los deberes son para hoy".

6. Aquí, ahí, allí, allá

Un'altro dubbio frequente riguarda gli avverbi di luogo. Qual è la differenza tra ahí e allá? E tra aquí e ahí? Lingue come il francese, l’italiano o lo spagnolo fanno questa distinzione per aiutare il nostro interlocutore a capire se una cosa è vicina o distante.

Dubbi più frequenti

7. Maschile o femminile?

Uno dei dubbi più frequenti per gli studenti di spagnolo che non parlano una lingua romanza è distinguere tra il femminile e il maschile. Nelle lingue neolatine, tutti i sostantivi hanno genere (maschile o femminile) e numero (singolare o plurale), eppure gli oggetti inanimati sono neutri. 

Il modo per differenziare maschile e femminile è guardare la vocale della parola e imparare le regole grammaticali

  • Parole che terminano in a: sebbene ci siano alcune eccezioni, sono generalmente parole femminili.
  • Parole che terminano in o: sebbene ci siano alcune eccezioni, sono generalmente parole maschili.

E fin qui non ci sono differenze tra italiano e spagnolo. La fine della parola, però, può anche includere altre lettere. Ad esempio, le parole che terminano in -ción, -dad o -ez sono generalmente femminili (canción, felicidad, rapidez). Al contrario, quelle che terminano in -or, -aje sono maschili (trabajador, traje).

8. Accenti in spagnolo

La lingua spagnola ha un solo tipo di accento: quello chiuso. Sebbene sia un problema per gli studenti di spagnolo, sia madrelingua che stranieri, se capisci le regole grammaticali degli accenti spagnoli non sbaglierai mai. 

Come si mette l’accento in spagnolo? Per scoprirlo, devi guardare la sillaba accentata della parola e identificare quali di queste caratteristiche le corrisponde:

  • Parole acute: hanno un accento quando terminano con una vocale, con -n o con -s (ex: café, cajón, japonés)
  • Parole piane: sono accentate quando la tonica è nella penultima sillaba, sempre che NON termini con una vocale, con -n o con -s (ex: ángel, tándem, césped, líder).
  • Parole sdrucciole e bisdrucciole: quando la sillaba tonica è la penultima o precedente alla penultima, esempi película, drástico, rectángulo, estadístico.

9. Espressioni e frasi idiomatiche in spagnolo

Lo spagnolo è una lingua secolare e molto ricca, anche perché è diffusa in un intero continente, quindi ha centinaia di espressioni e detti. Sebbene alcuni siano intuitivi e facilmente comprensibili, ce ne sono altri che non sarai in grado di capire se non conosci il significato nascosto. 

Come puoi impararli? Oltre a parlare con amici o insegnanti madrelingua spagnoli o latini, un buon modo per imparare è leggere. I romanzi della letteratura ispano-americana sono pieni di espressioni divertenti che ti aiuteranno a capire meglio la loro cultura.

Hai altre domande?

10. Suoni difficili da pronunciare in spagnolo

Come in tutte le lingue, ci sono alcuni suoni più facili da pronunciare rispetto ad altri. Uno dei vantaggi dell'apprendimento dello spagnolo è che questa lingua è considerata una delle più facili da pronunciare per gli stranieri. Tuttavia, ci sono alcuni suoni che tendono a costare di più, come la doppia r, le lettere g e j, la lettera h (che è muta come in italiano) e le lettere c e z

Per esercitarsi nella pronuncia dello spagnolo e di questi suoni, è meglio fare pratica con l'ascolto attivo guardando serie, film o ascoltando canzoni. Inoltre, le lezioni di conversazione in spagnolo potranno essere molto utili, perché i tuoi insegnanti privati saranno in grado di correggere i tuoi errori e darti preziosi consigli per continuare a migliorare.

Ti è piaciuto? Condividilo
Usa il nostro Strumento di Ricerca Intelligente
© 2007 - 2024 Letuelezioni.it è un membro della famiglia GoStudent Mappa del sito: Insegnanti privati