Vista la necessità di apprendere le basi nozionistiche della lingua, i primi due anni di liceo saranno focalizzati allo studio della grammatica e della sintassi greca, ovvero l'indagine della struttura della frase.
Si impareranno l'alfabeto, l'uso del dizionario, la lettura in lingua, le declinazioni dei nomi e degli aggettivi, le coniugazioni dei verbi e l'analisi logica e del periodo. Questo lavoro è finalizzato a ottenere le conoscenze per poter tradurre i testi, chiamati "versioni".
La prima fase del liceo sarà la più impegnativa a livello di compiti ed esercizi, ma ne varrà assolutamente la pena per le conoscenze che si inizieranno ad acquisire dal terzo anno.
Piccola parte del programma del biennio è dedicata all'etimologia, ovvero la scienza che studia la storia delle parole, andando a indagarne l'origine e seguendone poi l'evoluzione dell'uso fino ai giorni nostri. In questo modo scoprirete il significato antico di moltissime parole di uso comune ma delle quali, fino al momento di una attenta riflessione, si ignora il vero e profondo significato.
Lo studio degli autori inizierà dal terzo anno, durante il quale la maggioranza delle ore sarà impiegata nello studio della letteratura e decisamente meno tempo verrà dedicato alla grammatica, giusto per rimanere in allenamento in vista di una possibile uscita di greco come materia di indirizzo all'esame di maturità.
Lo studio della letteratura spazierà tra i generi dell'epica classica, con Iliade ed Odissea, alla tragedia, con massimi esponenti Eschilo, Sofocle ed Euripide, per poi passare alla commedia e alla storiografia con i racconti di Erodoto e Tucidide.
Oltre alla vita degli autori e alla trama delle loro opere, sarà fatto anche un focus sul periodo storico, sulle usanze e le credenze del tempo. Naturalmente le competenze acquisite nei primi due anni saranno sfruttate per la comprensione dei testi, per farne una analisi non sono grammaticale ma anche poetica (comprensiva di parafrasi), in modo tale da individuare eventuali figure retoriche e giochi di parole dell'autore, così da poter studiare e comprendere al meglio anche i testi.
Complessivamente lo studio della lingua greca, che poi si intreccerà con lo studio della filosofia antica, fornisce una vastissima fonte di spunti di riflessione per comprendere le dinamiche storico sociali in atto ancora oggi.
Oltre ad essere un lingua bellissima e musicale, gli autori greci sapevano cogliere e portare alla luce le più recondite sfaccettature dell'uomo, rappresentando uno stereotipo calzante per la società antica ma anche per quella moderna, in quanto i nostri più profondi desideri e le nostre più irrazionali paure non sono poi così diverse dai protagonisti di tragedie e commedie. Penso che questo sia il punto che spinga più a favore dello studio di questa meravigliosa lingua, la riscoperta di se stessi e la possibilità di fare un paragone tra come noi a oggi percepiamo alcune tematiche, quali lealtà, amicizia, onore, amore e politica, e come venivano trattate in passato, scoprendo che alla fine la storia è un ciclo e non siamo poi così "evoluti" come pensiamo.