Esperimento per dare ripetizioni di scienze: i colori del pennarello

La cromatografia su carta è una delle tecniche cromatografiche più semplici e può essere facilmente replicata anche nelle scuole oppure per dare ripetizioni di scienze, quindi ha un enorme valore educativo.

Si tratta di una tecnica che permette di separare i componenti delle miscele colorate, come i pigmenti che compongono l'inchiostro o che danno vita ai colori delle foglie e delle piante in genere.

In cromatografia si distinguono le fasi stazionarie e quelle mobili. La fase stazionaria è costituita da una striscia di carta cromatografica; la fase mobile, invece, è un solvente.

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La scelta del solvente è molto importante per la separazione dei diversi componenti di una miscela colorata. La procedura è molto semplice. Basta preparare un pezzo di carta, applicare una goccia di vernice colorata e lasciarla asciugare per qualche minuto.

La carta per cromatografia deve essere posta in un bicchiere con solvente: è importante immergere nel solvente solo le estremità per evitare di bagnare i pigmenti colorati con il liquido.

A poco a poco, il solvente risalirà la carta e raggiungerà il pigmento per azione capillare. A questo punto, le diverse sostanze chimiche seguiranno il solvente e si separeranno, permettendoci di vedere colori diversi.

I diversi pigmenti sono trascinati dal solvente e si muovono a velocità diverse, quindi sono divisi in base a quanto fortemente vengono adsorbiti dalla fase stazionaria (carta cromatografica) e quanto fortemente si dissolvono nella fase mobile (solvente). I componenti che sono maggiormente attratti dalla carta saranno tirati più in alto, mentre i pigmenti che si dissolvono bene nei solventi saranno tirati più in alto. Questo crea diversi livelli di colore, come si vede nella figura in copertina!

Buon lavoro!

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