Che cos’è Crispr- Cas9?

“Crispr- Cas9 sì, o Crispr no?” È questo il dilemma attuale che perfino l’Amleto di Shakespeare si domanderebbe se andasse a lezioni di biologia. 

Cosa vuoi studiare?

Tutti i giorni, noi, che lo vogliamo o no, siamo difronte a delle strade da prendere, e dobbiamo scegliere: dinnanzi alle scaffalature dei supermercati, al bar, per strada e persino di fronte alla tv…noi siamo chiamati a provvedere a tale atto. Sì o no, bianco o nero, vero o falso, giusto o sbagliato. 

Ma siamo sempre sicuri che ci sia sempre un qualcosa migliore di un altro? Che esista una cosa buona rispetto a una cattiva? Siamo certi che ci siano dei criteri razionali, indiscutibili e assoluti che ci indicano la via maestra? Io non lo penso. 

Credo, che, prima di scegliere (qualsiasi cosa da compiere sia), noi ci dobbiamo fermare, dobbiamo pensare, riflettere, meditare e non farci prendere dal panico. 

Per non cadere nella “troppa fretta”, per prima cosa ci dobbiamo informare. E quindi, facciamo un salto indietro. Ho parlato di Crispr-Cas9... ma che cos’è? 

Per farla breve, la Crispr-Cas9 è una specie di kit di taglia e cuci (per capirci quei cofanetti che la mamma/nonna va a prendere dall’edicolante per fare il famigerato orlo dei pantaloni). Fin qua direte voi che è la cosa più semplice al mondo, ma aspettate che si complica già. 

 Ebbene sì, la Crispr-Cas9 è un kit taglia e cuci, solo che, invece di essere utilizzata su stoffa, velluto e jeans essa viene utilizzata in un mondo oscuro a molti: il nostro genoma.

Per diversi decenni molti scienziati hanno lavorato per modificare il genoma: sia per silenziare i geni, ma anche per correggerne la sequenza in modo da attuare una terapia genica. 

Studiando alcuni batteri usati per la produzione di prodotti caseari, alcuni ricercatori hanno evidenziato che in molte specie esiste una forma di immunità che si basa su sequenze chiamate CRISPR.

 Questo è il nome attribuito a una famiglia di segmenti di DNA contenenti brevi sequenze ripetute di origine fagica che si possono ritrovare all’interno di batteri. 

Ma come funziona Crispr-Cas9?

Le sequenze Crispr sono in grado di legare l’endonucleasi Cas9 e di guidarla verso i DNA estranei, distruggendoli. Per sintetizzare, sono una sorta di protezione che viene conferita ai batteri contro ai virus. Ma ora, cosa c’entra questo con la terapia genica?

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Ebbene, grazie a innumerevoli esperimenti, le genetiste Jennifer Doudna ed Emmanuelle Charpentier hanno dimostrato in maniera sperimentale che questo meccanismo può funzionare anche negli eucarioti. Infatti, queste sequenze CRISPR possono essere utilizzate come guide per portare l’endonucleasi Cas 9 a tagliare il DNA a livello di sequenze specifiche scelte dai ricercatori.

Questo in pratica ci darebbe la possibilità di poter debellare moltissime malattie genetiche o di aver delle terapie anticancro sempre più precise. 

Spegnere il gene causa della malattia grazie alla Crispr-Cas9 è ciò che è stato svolto con successo nelle persone con amiloidosi ATTR (una patologia genetica rara causata da una mutazione nel gene transtiretina TTR che causa un accumulo delle proteine TTR). 

Quindi, la Crispr ci potrebbe consentire di curare malattie che per ora non hanno cura... Ma anche di rimuovere selettivamente quei geni che, funzionando troppo, sono causa di malattie ereditarie dominanti. 

Perciò, per intenderci, curiamo il paziente malato e tutta la sua prole che avrebbe potuto aver a che fare anch’essa con questa terribile malattia. Che figata la Crispr, vero?! Però per mantenere un minimo di par condicio intellettuale… Dopo i pro, arrivano i contro.

La Crispr e tutte le tecniche di manipolazione genetica, infatti, (che indichiamo con il termine editing genetico) sì, ci possono curare, dare un futuro a chi ora non lo ha, fare grandi passi nel campo medico e biologico… Ma come in tutte le cose anch’essi possiedono dei lati negativi. 

Manipolare il DNA, per l’appunto, oltre a poter eliminare per sempre una terribile malattia genetica, potrebbe dare il “potere” a certe persone di fantasticare su svariati campi di applicazione di tali pratiche (dai cani fluo, a strampalate e visionarie terapie contro l’Aids).

Quindi, dal togliere il gene dominante, si potrebbe passare a decidere il colore degli occhi, dei capelli, il grado di muscolatura o di intelligenza del proprio fanciullo.

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Il concepimento di un bambino, quindi, risulterebbe come un ordine di un maglione su Zara: “Lo voglio di Cashmere al 100%, color ottanio, che vesta abbondante ed estremamente morbido” … Una questione molto molto insolita che mi fa pensare e riflettere tanto. 

Io credo che nella vita, ognuno debba fare quello che si senta, quello che vuole, quello che desidera… Senza che si debba sentire giudicato, deriso, criticato dagli altri.  

Se due genitori decidono che il proprio futuro bebè debba essere il nuovo sosia di George Clooney (e per far ciò decidano di utilizzare delle pratiche di manipolazioni genetica in insolite cliniche sparse nel mondo), io sono la persona più felice del mondo.

Sono loro in fondo i genitori, sono loro che desiderano questo e sono sempre loro che sapranno i motivi che li hanno spinti a prendere quella decisione (sicuramente sulla quale avranno meditato tanto).

Come accetto loro, però, pretendo che il rispetto e la considerazione sia reciproca visto che io non sono della loro stessa opinione. 

Credo nella scienza, nel progresso, nell’uomo e nelle proprie capacità, credo nella medicina e nelle cure che cercano di allietare delle esistenze di persone che quotidianamente soffrono.

Credo nell’editing genetico, nella Crispr, nelle manipolazioni genetiche. Sì, ci credo davvero… Ma se esse siano rivolte a preservare i propri figli, nipoti e parenti tutti a delle circostanze di sofferenza. Chi sono io per non mettercela tutta, per non sudare 7 camicie, per non metterci il 110% (non il bonus edilizio eh) a cercare di far vivere meglio la mia prole? 

Credo anche che, una “bomba” al pari della Crispr, messa e riposta nelle mani sbagliate possa creare danni enormi.

In primis, cosa sappiamo degli effetti a lungo termine di tali manipolazioni? Sappiamo se spunteranno delle mutazioni involontarie, non volute, non desiderate? Sappiamo quanto sia pericoloso il rendere così accessibile dei kit tramite i quali si può modificare il DNA? La risposta ve la dico io: no. Non possiamo ora, come ora, saperlo. 

Credo che aver un bambino sia uno dei momenti più belli, veri, reali, vitali di un’esistenza. Credo anche, che un bimbo possa essere il più bello/gentile/generoso/premuroso/educato, anche se non sia alto quanto un palo dell’Enel, che abbia due bicipiti grandi quanto il Molise o c due occhi color azzurro Tiffany. 

Se si vuole un bebè che rispecchia alcuni ligi, rigidi, austeri criteri forse è meglio andare alla Toyland, che non in una clinica genetica in Ucraina… In qualsiasi negozio di giocattoli/ peluche certamente si troverà materiale a bizzeffe. 

Come in ogni cosa, in fondo, tutto sta nell’uomo. Se egli sapesse usare con parsimonia, consapevolezza, intelligenza queste importanti e rivoluzionarie pratiche… Riusciremmo a rendere più certo un futuro che ora non lo è.

Spesso però, l’uomo vuole strafare… Provocando irreparabili danni. Quindi, per rispondere alla domanda in apertura (“Crispr- Cas9 si, o Crispr no?) io concludo rivendicando che ripongo molte mie speranze nell’utilizzo di tutte queste tecniche dell’editing genetico nel limitare la diffusione di malattie genetiche…ma ricordandoci che nulla è “rose e fiori” … Perché come ama dire mia nonna: “Caro Pier, le rose e i fiori li troviamo solo al cimitero”.