Sfatiamo un mito: non esistono lingue più facili e più difficili. Avete capito bene, basta con i luoghi comuni sullo spagnolo "che basta aggiungere la esse alla fine di ogni parola", sul cinese che è sempre la lingua più difficile del mondo, o sull'ungherese impossibile anche solo da leggere!
Nel corso di questo breve articolo proverò a spiegarvi perché non bisognerebbe fare una classifica di lingue più o meno difficili, e se si può imparare l'italiano partendo da zero (spoiler: si può!).
Avete presente quei cugini a cui tutti dicono di somigliarsi come due gocce d'acqua, ma che dicono di essere totalmente diversi? Ecco, funziona così anche per le lingue! Una famiglia linguistica è un gruppo di lingue che discende da un antenato comune, detto protolingua. L'italiano, ad esempio, è "fratello" dello spagnolo, "cugino" del tedesco, ma anche parente alla lontana dell'armeno (sì, proprio così!). Il cinese fa parte di un'altra famiglia, l'arabo di un'altra ancora.
All'interno di una famiglia linguistica ci sono degli aspetti ricorrenti e condivisi dai membri dello stesso gruppo: il più superficiale può essere il lessico (pensa alla parola amore, amour, amor), un aspetto già più profondo è l'uso di un determinato ordine delle parole (SVO - soggetto verbo oggetto - o SOV - soggetto oggetto verbo). Ci sono lingue che sembrano lontanissime tra loro solo perché hanno un lessico molto diverso, ma che alla fine hanno una grammatica molto simile.
Esatto, lo spagnolo è un membro più stretto della famiglia dell'italiano, il tedesco è il cugino che pratichiamo poco. Più una lingua è "un parente stretto", più sarà facile capirla anche senza averla mai studiata prima. Al contrario, sarà più difficile trovare un aggancio che permetta di capire anche le frasi più semplici, per non parlare poi dei differenti alfabeti!
Trova il tuo insegnante ideale
Ormai dovrebbe essere chiaro che la facilità con cui si apprende una lingua dipende da tanti fattori, uno su tutti l'apparenenza o meno allo stesso gruppo linguistico. Per un cinese sarà più facile imparare il birmano rispetto all'inglese, per un etiope il somalo non sarà impossibile da comprendere ma potrebbe considerare arabo il portoghese. Ogni lingua può essere facile o difficile, bisogna sempre considerare la propria lingua di partenza.
La risposta ovviamente è sì, ciò che cambia è la distanza dalla propria madrelingua, e quindi una maggiore o minore somiglianza che fa sembrare una lingua più difficile di un'altra. L'aspetto più importante è trovare un insegnante privato in grado di ottimizzare gli sforzi degli studenti, sfruttando a suo vantaggio la somiglianza tra le lingue (si parla di transfer positivo). E se le lingue sono tanto distanti tra loro? In questi casi potrebbe volerci un po' più di tempo e di fatica, ma l'apprendimento contrastivo (quindi la riflessione sulle differenze anziché sulle somiglianze) è un percorso interessantissimo, che arricchisce tanto lo studente quanto l'insegnante!