Ti sei mai chiesto se un’IA nello studio personalizzato possa davvero aiutare tuo figlio o tua figlia a imparare meglio? La risposta è sì. Oggi l’insegnamento personalizzato con IA è già realtà: studenti e studentesse imparano con strumenti intelligenti, i genitori cercano soluzioni pratiche e i docenti sfruttano la tecnologia per adattare la spiegazione a ogni esigenza.
Indice
In realtà, a scuola l’IA procede a rilento, i programmi faticano a includerla. Ma nelle ripetizioni private, invece, l’intelligenza artificiale è già entrata in campo come alleata. In questo articolo scopriamo insieme più di 30 statistiche e dati aggiornati al 2025 che mostrano perché conviene integrare l’intelligenza artificiale nelle ripetizioni.
Le statistiche presentate in questo blog provengono principalmente da due fonti autorevoli: il Report sul futuro dell'istruzione 2025 di GoStudent, che raccoglie le opinioni di studenti, genitori e insegnanti in tutta Europa, e un’analisi recente sulle abitudini delle famiglie italiane nella scelta delle ripetizioni, che evidenzia come studenti e genitori utilizzino già strumenti digitali nello studio quotidiano. Si tratta di dati aggiornati, freschi e pensati appositamente per comprendere come l’IA stia trasformando lo studio personalizzato in Italia e non solo.
L’IA tutor non sostituisce il docente ma lo potenzia: affianca le spiegazioni umane con esercizi su misura e feedback immediati.
Nelle ripetizioni personalizzate è già una realtà: la usano studenti e famiglie, mentre la scuola resta indietro.
L’IA rende lo studio più flessibile e aumenta la sicurezza degli studenti prima delle verifiche.
In Italia l’81% dei genitori si dichiara aperto a provare un IA tutor.
Una soluzione pratica per integrare studio umano e digitale è affidarsi a piattaforme come Letuelezioni, dove puoi combinare un insegnante con l’uso di strumenti IA tra una lezione e l’altra.
Scopri subito i nuovi modi di studiare con l’IA!
Oggi l’IA non è più solo un argomento di ricerca: è già parte del modo in cui gli studenti affrontano i compiti, fanno esercizi o si preparano a una verifica. Le statistiche mostrano che ragazzi e ragazze usano strumenti generativi per scrivere testi, fare ricerche e simulare quiz.
A scuola, però, l’adozione è lenta. Manca formazione ai docenti e programmi ufficiali strutturati. Per questo lo studio personalizzato a casa e le ripetizioni private diventano il campo principale in cui l’IA trova spazio. Qui, con l’aiuto di strumenti intelligenti, chi studia può fare lezioni su misura e guadagnare autonomia.
Ti sorprenderà sapere che in Italia c’è una grande apertura verso l’IA nelle ripetizioni. Non stiamo parlando solo di curiosità: gli studenti la usano per i compiti, i genitori la considerano un supporto valido e i tutor iniziano a sfruttarla per personalizzare il percorso.
Ecco alcuni motivi pratici per cui famiglie e studenti la scelgono:
Colmare le lacune: l’IA identifica subito gli errori e propone esercizi mirati.
Supporto personalizzato: ogni ragazzo o ragazza ha un percorso su misura.
Gestione del tempo: gli insegnanti possono concentrarsi sulla spiegazione, lasciando alla tecnologia esercizi e correzioni.
Con un’IA tutor integrata nelle ripetizioni, lo studio cambia ritmo. Ecco tre benefici che puoi vedere subito:
Feedback immediato: se tuo figlio o tua figlia sbaglia, corregge all’istante.
Adattività: l’IA propone esercizi che si adattano al livello reale.
Allenamento costante: lo studio non si ferma alla fine della lezione con l’insegnante.
In pratica, significa arrivare alle verifiche più preparati e con meno ansia.
Qui i dati parlano chiaro:
Gli studenti chiedono insegnanti più preparati sull’IA.
I genitori vogliono che la scuola insegni a usarla in modo critico.
I docenti vedono l’IA come uno strumento utile ma chiedono formazione.
Morale: la scuola è indietro, le ripetizioni invece anticipano i bisogni e già offrono percorsi con IA integrata.
💪🏻Prenota la tua lezione personalizzata prima di mezzanotte e inizia subito il percorso con l’IA e le ripetizioni!
La domanda è lecita, ma la risposta è no. L’IA non ha empatia, non trasmette motivazione. Quello resta compito del docente.
L’IA però sa fare bene altre cose: ripetere esercizi, dare risposte veloci, allenare sulle aree più deboli. In altre parole, il modello vincente è l’unione tra insegnante e IA tutor.
Se vuoi un esempio concreto, ti basta guardare GoMigo. È un tutor IA disponibile 24 ore su 24 che parla con lo studente, propone esercizi, corregge subito e adatta il percorso alle esigenze.
È perfetto da usare tra una ripetizione e l’altra, perché mantiene attivo lo studio e permette di consolidare ciò che l’insegnante ha spiegato. In questo modo, quando arriva la prossima lezione, il tempo si usa meglio e i progressi sono più veloci.
Solo il 15% degli studenti europei dichiara di non usare strumenti di IA; in Italia 19%, in Francia 20%.
Il 62% vorrebbe insegnanti più preparati sull’IA.
La fiducia nell'avere successo in un mondo tech con la preparazione attuale scende dal 77% (2024) al 61% (2025).
Il 44% degli studenti in Italia dichiara accesso in classe a strumenti di apprendimento basati su IA.
Un quarto degli studenti impara l’IA da social e fonti online, valori simili a genitori (29%) e insegnanti (31%).
Il 71% dei ragazzi 16–18 anni in Italia usa l’IA per cercare informazioni, 60% per fare compiti, 33% per imparare, 18% per rispondere a test, 13% per scrivere saggi.
Il 74,5% dei laureati, il 61,1% dei diplomati e il 46,7% delle persone con livelli di istruzione più bassi in Italia possiedono competenze digitali di base.
Il 46% spera che l’IA liberi tempo ai docenti per insegnare di più.
Il 54% teme dipendenza eccessiva dall’IA nell’apprendimento.
Responsabilità dell’educazione all’IA: genitori e insegnanti la attribuiscono soprattutto alla scuola (66% insegnanti, 68% genitori).
BES: tra i genitori con figli con bisogni educativi speciali, il 44% vede nell’IA un aiuto diretto.
L'apertura al tutor IA per le ripetizioni è positiva all'81% in Italia, indicando una propensione dichiarata.
La disponibilità verso le ripetizioni online è del 65% in Italia, nonostante i primi dubbi riguardo a possibili distrazioni e al bisogno di una presenza fisica.
Il 66% dei docenti italiani dichiara di non aver ricevuto alcuna formazione sull'IA, mentre la media nell'Unione Europea è del 75%.
Il 71% ritiene che l’accesso all’IA debba essere sorvegliato, non vietato.
Il 56% considera l’IA una risorsa di base come Internet o il computer; la percentuale sale al 70% nel Regno Unito e scende al 38% in Austria.
Il 59% dei docenti ritiene che il modello migliore sia quello del docente umano supportato dall’IA.
Tra i bisogni principali dei docenti c’è la formazione, lo sviluppo professionale, l’introduzione della tecnologia in classe e il tempo necessario per potersi formare.
Il 46% dei docenti teme che chi non ha accesso a strumenti di intelligenza artificiale resterà indietro, con una percentuale che arriva al 64% in Germania.
Esistono divari significativi tra scuole pubbliche e private, infatti le scuole private hanno più probabilità di offrire tutor IA o aiuto compiti rispetto alle scuole pubbliche.
In Austria, l'86% degli studenti ha accesso a un laptop a scuola, mentre in Francia questa percentuale scende al 62%, evidenziando divari tra paesi.
Quasi una scuola su due in Europa ha già implementato app per l'apprendimento digitale, raggiungendo il 48%.
Gli insegnanti indicano che i test adattivi basati su intelligenza artificiale rappresentano una delle valutazioni del futuro.
Il 58% dei docenti italiani giudica l’IA competenza chiave per il futuro (varia per paese).
Il 63% degli studenti vuole insegnanti più informati sull’IA.
Il 61% degli studenti europei nel 2025 si dichiara a proprio agio con un mondo dominato dall’IA, un numero in calo rispetto agli anni scorsi.
Il 70% dei genitori non crede che l’IA sostituirà gli insegnanti.
Uno studio universitario ha dimostrato che un tutor IA chiamato Syntea ha ridotto del 27% il tempo medio di studio in più di 40 corsi a distanza.
In un caso di corso universitario, l’uso attivo del tutor IA è stato associato a un aumento di 15 punti percentile nel voto d’esame.
GoMigo, il tutor IA di Letuelezioni e GoStudent ti permette di imprare le lingue senza giudizi, e conversare ricevendo correzioni in tempo reale e monitoraggio dei progressi; più di 2.000 studenti dichiarano di usarlo per migliorare l’inglese.
In Italia, i principali motivi per adottare l’IA nelle ripetizioni sono il supporto personalizzato e la fiducia nello studio.
L'apertura verso l'uso di un tutor IA è molto positiva, con l'81% dei genitori italiani intervistati che mostrano una propensione favorevole.
In Italia, i progressi nelle competenze digitali sono lenti e diseguali, soprattutto in base al titolo di studio.
Tra i ragazzi e le ragazze di età compresa tra i 16 e i 18 anni, l'uso dell'intelligenza artificiale a scuola è molto diffuso, soprattutto nelle attività di ricerca e nello svolgimento dei compiti.
Fonti: Report sul futuro dell'istruzione GoStudent 2025, RaiNews, Con i Bambini, arXiv, Azienda Digitale
L’IA nelle lezioni private è ormai una realtà consolidata per chi fa ripetizioni. Sebbene la scuola fatichi ancora a integrarla, nel mondo delle lezioni personalizzate è già un alleato concreto.
Il consiglio pratico? Non scegliere tra insegnante e IA: usali insieme. L’insegnante resta la guida, l’IA diventa lo strumento per allenarsi e consolidare. Così tuo figlio o tua figlia avrà non solo voti migliori, ma anche più fiducia nelle proprie capacità.
Un tutor IA può sostituire del tutto l’insegnante?
No. È un supporto utile, ma l’empatia e la motivazione che da un docente umano restano insostituibili.
L'IA è utile anche per bambini delle elementari?
Sì, se viene usata per esercizi brevi e sempre con la supervisione di un adulto.
Perché conviene provarla nelle ripetizioni?
Perché offre continuità: mentre l’insegnante spiega e motiva, l’IA allena e corregge ed è incostate aggiornamento.
IA tutor: assistente digitale che propone esercizi, dà correzioni e supporta lo studio 24/7.
Lezioni personalizzate con intelligenza artificiale: ripetizioni in cui il percorso viene adattato automaticamente ai bisogni dello studente.
GoMigo: esempio concreto di IA tutor, già usato in Italia per supportare chi fa ripetizioni.