Native or non-native? That is the question

Qualche giorno fa su Facebook ho visto un annuncio che pubblicizzava possibilità di lavoro per insegnanti di lingua inglese. "Native speakers only", specificava il testo. Nei commenti c'era una discussione accesa sull'eventuale discriminazione di insegnanti non madrelingua.

Trova il tuo insegnante ideale

C'è questa idea molto diffusa che solo un insegnante madrelingua può insegnare bene. Se non sei un native speaker sei automaticamente a un livello inferiore. Ma è davvero così? Secondo me, non necessariamente, anche se in alcune situazioni studiare con un madrelingua ha dei propri vantaggi. 

Un native speaker  è ideale per lezioni di conversazione, per imparare a parlare su tantissimi temi, dal tempo allo sport, dalla politica all'ultima stagione della serie TV preferita. Parlare con un madrelingua allena le capacità di ascolto, perché in questo modo si può abituarsi all'accento e alla velocità delle persone che parlano la lingua che stai studiando dalla nascita. Inoltre, parlando del più e del meno, diventiamo più fluenti e, come conseguenza, facciamo meno errori. Durante le lezioni possiamo sentire il linguaggio comune che è in uso adesso (spesso i manuali di lingua sono in ritardo e non riflettono tutti i cambiamenti recenti della lingua). Questo è un tipo di lezioni che spesso fanno anche insegnanti e tutor senza alcuna qualifica, perché la conversazione non richiede molta preparazione.

 

Vorrei far notare però che gli accenti possono cambiare da un madrelingua all'altro. Se vuoi migliorare la tua pronuncia è consigliabile scegliere una persona con la pronuncia standard, senza un forte accento regionale, e con una preparazione nell'insegnamento che potrà spiegare meglio come evitare errori di pronuncia ed eliminare l'accento straniero. Dall'altra parte, è utile ricordare che l'accento straniero non è un grosso problema. La cosa importante è essere capiti correttamente. Se sei in grado di farlo, se il tuo accento non impedisce la comprensione allora tutto è a posto.

Sei stai partendo da zero, un native speaker che non parla la tua lingua potrebbe non essere la scelta migliore. Dalla mia esperienza, full immersion funziona meglio quando ci sono già delle basi, altrimenti lo studente rischia di perdersi circondato dalla lingua nuova e sconosciuta. Invece di donare un'esperienza fantastica ed accellerare l'apprendimento, può creare l'ansia, il senso di fallimento e la demotivazione. E non è questo il risultato che vogliamo ottenere. Quindi per i principianti consiglio un insegnante che parla la loro lingua ed è in grado fornire spiegazioni nella lingua madre dello studente e la traduzione lì dove è necessaria. Inoltre, un insegnante che parla la stessa lingua dello studente capisce meglio i problemi specifici dell'apprendimento legati alle differenze tra la lingua straniera e la lingua madre, anche perché ha dovuto affrontare gli stessi problemi prima di diventare insegnante.

Per imparare una lingua, in generale, ci vuole un insegnante qualificato che è in grado di fornire un programma strutturato, conosce la glottodidattica, è in grado di spiegare la grammatica e rispondere a centomila perchè e come dello studente. Il resto è di poca importanza.

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