Dove e quanto si mette il tanto temuto accento grafico in spagnolo?

Quando si inizia a imparare lo spagnolo, non si trova mai il momento opportuno per capire dove vanno messi gli accenti graficamente e si va avanti nell’apprendimento, rimandando di volta in volta e tralasciando di accentuare le parole scritte come se ciò non fosse importante.

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Ma, più di quanto si possa immaginare, gli accenti non solo influenzano la pronuncia corretta delle parole, ma sono di fondamentale importanza per la comprensione e l’interpretazione accurata del testo. Un uso improprio degli accenti o la loro omissione nello scrivere, può portare a confusioni e fraintendimenti nella comunicazione scritta.

Attraverso delle semplici regole che di seguito vi esporrò, vedrete che non è poi così difficile la questione!

In spagnolo, a differenza dell’italiano, alcune parole presentano un accento grafico, detto “TILDE”, sulle vocali á, é, í, ó, ú.

Le parole sono composte da sillabe e tra queste una viene pronunciata con più enfasi rispetto alle altre, e viene chiamata “sillaba tonica”; la TILDE, segna proprio la sillaba tonica.

 

1ª Regola: tutte le parole che terminano in consonante (eccetto “n” ed “s”) hanno l’accento tonico sull’ultima sillaba.

Es: natural, trabajar, señor, salud, papel.

 

2ª Regola: tutte le parole che terminano in vocale o con “n” ed “s” hanno l’accento tonico sulla penultima sillaba.

Es: carne, pluma, preciso,señorita, principio, hablan, amigos, unos.

 

3ª Regola: per i dittonghi occorre distinguere due casi:

·       1. Quando l’accento tonico cade su un dittongo formato da una vocale debole ed una forte o viceversa, l’accento tonico cade sulla vocale forte. 

Si ricorda che le vocali deboli sono i, u. Le vocali forti sono a, e, o.

Es: cuota, religioso, bien, diablo, guapa, mientras, pausa, Dios, peine, boina, yo.

·       2. Quando l’accento tonico di una parola cade su un dittongo formato da due vocali deboli, l’accento cade sulla seconda vocale.

Es: viuda, Suiza, ruido, triunfo.

 

4ª Regola: le parole che non si accordano con le tre regole precedenti hanno un accento acuto scritto dove cade l’accento tonico (regola fondamentale per la scrittura).

Es: árbol           (contro regola nº 1).

     Café              (contro regola nº 2).

      Médico       (contro regola nº 2).

      Día              (contro regola nº 3).

Jamás, religión, cráneo.

 

Un caso a parte che segue una regola specifica per quanto riguarda l’uso dell’accento, lo formano i pronomi e gli avverbi interrogativi ed esclamativi che hanno l’accento solo quando vengono utilizzati nelle domande o nelle esclamazioni, tanto dirette come indirette. In tutti gli altri casi, vengono scritti senza accento.

Es: Cuándo (Quando)

Cómo (come)

Qué (Che)

Dónde (Dove)

Cuánto (Quanto)

Quién (Chi)

Detto questo, possiamo capire se la frase è esclamativa o interrogativa, in mancanza dei rispettivi segni grafici di esclamazione o interrogazione (¿?, ¡!), proprio grazie alla presenza scritta dell’accento come ad esempio nella frase “Qué luminoso es ese cuadro-Che luminoso è quel quadro!” Dove l’udo dell’accento su “qué” indica che si tratta di una frase esclamativa. Invece, per esempio, nella frase “No sé como decírtelo-Non so come dirtelo”, l’avverbio “como” è scritto senza accento perchè la frase non è nè esclamativa, nè interrogativa.

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Una menzione va fatta anche ad un accento che viene chiamato diacritico, che si utilizza per distinguere due parole con significato diverso ma che graficamente sono identiche. 

 

Ecco qui di seguito alcuni esempi di parole che utilizzano l’accento diacritico:

§  Sé (verbi ser e saber) Es: Yo no sé porque te quiero tanto

§  Se (pronome personale e riflessivo) Es: Se lee así

§  Té (nome comune) Es: Me encanta tomar el té a las cinco de la tarde

§  Te (pronome personale) Es: Te voy a regalar mi reloj

§  Sí (avverbio affermativo) Es: Ella sí le amaba

§  Si (congiunzione condizionale) Es: Escuchará solo si le interesará el argumento

§  Si (congiunzione interrogativa diretta) Es: Pregúntale si ha terminado la clase

§  Tú (pronome personale) Es: Tú eres muy travieso

§  Tu (aggettivo possessivo) Es: Dame tu movil

§  Mí (pronome personale) Es: Todo eso es para 

§  Mi (aggettivo possessivo) Es: Dame mi cartera

§  Él (pronome personale) Es: Estuviste con él

§  El (articolo determinativo) Es: El niño lleva patalón corto

 

 

Spero che con queste semplici regole sull’uso degli accenti, da adesso in poi non avrete più difficoltà durante i vostri dettati o ogni qualvolta scriverete in spagnolo.

Buon lavoro a tutti!

 

 

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Fabiola
Sono molto soddisfatta del lavoro che svolgo insieme ai miei studenti, vedere i loro progressi nell’apprendimento di una lingua così bella come lo spagnolo, cercare sempre nuovi metodi per rendergli più facile e interessante il compito, mi fa amare ogni giorno di più il mio lavoro. Lo faccio sempre...Contattare
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