Il caso accusativo in latino. Conosciamo le sue applicazioni

Il caso accusativo nelle lezioni di latino è per antonomasia il caso con cui si esprime il complemento oggetto di una frase. Cosi come il genitivo è il caso del complemento di specificazione; il dativo del complemento di termine, l'ablativo del complemento di mezzo, strumento, modo, compagnia., e se accompagnato da a, ab, il complemento d'agente nelle frasi al passivo. 

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Tra i sei casi conosciuti della lingua latina, l'accusativo è il quarto, dopo il nominativo, il genitivo, il dativo, e prima del vocativo e dell'ablativo. 

Quando ci si appresta a fare la traduzione di un testo in latino, la prima cosa da fare è sempre cercare il verbo, che in latino, di norma, è alla fine della frase. Esaminato il verbo, individuandone il modo, il tempo, la persona; riconoscendo se è alla forma attiva o passiva;  se ci troviamo in presenza di un verbo transitivo o intransitivo o riflessivo. 

In questo modo si prosegue, nota la persona del verbo, so risale  al soggetto della frase che compie (o nel caso di verbo passivo, subisce l'azione) e di conseguenza al complemento che deriva dalla suddetta costruzione. Viene da sé che in presenza di un verbo transitivo attivo è inevitabile trovare il complemento oggetto che sarà al caso accusativo. 

In caso di verbo intransitivo il caso accusativo potrà avere la veste di un moto a luogo, ad + accusativo, moto per luogo, per + accusativo ecc. In questo, qualora non si dovessero ricordare le costruzioni dei vari complementi a memoria, il dizionario potrà essere di aiuto, cercando la preposizione e leggendo tutte le costruzioni che essa implica.

Nel caso di verbi riflessivi all'accusativo andrà il pronome del soggetto che compie l'azione "Io mi ...", diventa "ego me...". Inoltre tutti i verbi composti che hanno come prefisso le preposizioni citate all'inizio ovviamente si costruiranno col caso accusativo, esempio pervenire, advenire, ecc

Per la declinazione, consiglio di ripassare tutte e 5 le declinazioni in latino, per agevolare l'individuazione immediata della parola all'accusativo, ricordando che normalmente si trova prima del verbo, anticipato dall'eventuale preposizione a supporto, e se presente un aggettivo, andrai prima della preposizione e prima del nome se con valenza di attributo o dopo se con valenza di apposizione o nel caso di complemento oggetto, complemento predicativo dell'oggetto.

Con questa affermazione mi preme ricordare che i casi in latino, caratterizzati dal cambiamento della terminazione del nome, in base quindi della funzione logica che svolgono ossia dei complementi di cui svolgono la funzione. Di aiuto oltre alla terminazione del nome per individuare un complemento, sarà rivolgersi le solite domande e a seconda che soddisfino l'una o l'altra, saranno l'uno o l'altro complemento.

Mi domanderò chi? Cosa? Per il complemento oggetto. Il nome risponde a questa domanda? Se si, ci troviamo di fronte ad un comportamento oggetto. Se il nome risponde alla domanda "dove sto andando? O per quale parte passo? Se risponde alla domanda con ad es: vado a Roma, esso sarà Ad Romam. Passo per il bosco "per silvam". 

L'esercizio continuo e costante della lingua latina, abbrevierà i tempi non solo di individuazione del caso accusativo, ma anche dello svolgimento della traduzione.
Buon lavoro

Simona Orlando

 

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