Lavorando come interprete, parlando cinque lingue e svolgendo lezioni private da più di 10 anni, posso affermare che l'attività di ascolto è fondamentale per diventare padroni della lingua. Può sembrare un'affermazione scontata, ma vi assicuro che non lo è affatto! Come in tutte le lingue, la grammatica è la base, senza quest'ultima non si va da nessuna parte, ma una volta messe le basi, c'è solo una cosa che può fare la differenza e può farvi raggiungere la "fluency" che tanto agognate: LA PRATICA!
Alla luce di questo, tendo sempre ad assegnare l'ascolto di svariati podcast ai miei studenti. Gli argomenti ovviamente variano, si passa dalla politica alla moda, dall'attualità alla letteratura. Il vocabolario si può sedimentare solo facendo tanto ascolto.
Sono giunta a questa conclusione dopo aver constatato che gli studenti di solito trovano molta più facilità nel tradurre un testo scritto, in quanto riescono a ricostruire il senso delle frasi anche solo conoscendo qualche parola, ma con l'ascolto è tutta un'altra storia. Pur riconoscendo alcune parole, entra in gioco il fattore emotivo e si tende a fare due errori:
1. Ci si concentra troppo sulle singole parole, perdendo il contesto generale e di conseguenza il senso del discorso;
2. Si viene presi dall'ansia di non seguire l'oratore e di conseguenza le affermazioni che si riusciranno a comprendere saranno sempre meno e sempre più frammentarie.
Proprio per questi motivi il consiglio che do sempre per ampliare il proprio vocabolario, lavorando anche in qualità di interprete, è quello di costruire dei glossari, dividendoli in base alle aree tematiche e ragionando sui vari termini da inserire al loro interno.
Ognuno di noi è diverso e non esiste una "formula magica" che vada bene per tutti, purtroppo. Vi saranno persone con uno stile di apprendimento visivo, altre con uno stile di apprendimento uditivo e altre ancora con uno stile di apprendimento cinestetico (che privilegia il movimento). Sulla base di questo è utile impostare le proprie lezioni guardando al singolo studente, quello che realmente predilige e quali sono le sue reali inclinazioni. Come dicevo prima, la maggior parte degli studenti ha più facilità nel decifrare un testo scritto, ma potrebbe anche esserci qualcuno che invece ha un orecchio più sviluppato, fermo restando che chi ha sentito fin da piccolo due lingue riesce ad avere una velocità nell'apprendimento superiore.
Personalmente, ascolto podcast ogni giorno nelle diverse lingue in cui lavoro (inglese, spagnolo, francese, russo) e questo mi aiuta moltissimo. Ho notato una grande differenza da quando ho introdotto questa abitudine nella mia routine.
La lingua è un continuo work in progress e anche noi professionisti ci troviamo a imparare parole nuove ogni giorno. Concludo quindi dicendo di non spaventarsi se all'inizio non si capisce "tutto". Per chi ha iniziato da poco è pressoché impossibile. L'ascolto è un lavoro sinergico, in cui si migliora con il tempo e solo dopo un bel pò si vedranno risultati tangibili, perciò non disperate se all'inizio sembra difficile, occorre solo costanza e determinazione :)