Le traduzioni metodiche per NON apprendere

Le traduzioni sono l’elemento perfetto per imparare ed insegnare..... MENZOGNE.... BUGIA... CACCA....  

le traduzioni allungano il processo di apprendimento e lo complicano di gran lunga. 

Sapere le lingue vuol dire avere il cervello svelto a pensare, parlare, scrivere in una determinata lingua, essere talmente elastici da avere un interruttore che viene acceso e spento ogni volta che bisogna passare da una lingua ad un’altra. Insegnare regole grammaticali utilizzando le traduzioni, il 90% delle volte non funziona perchè ogni lingua ha la sua eccezione, e fare le traduzioni in molti casi vuol dire connettere eccezioni alle eccezioni e se si studia una sola lingua si può pure fare ma se uno studia più lingue vuol dire connettere le eccezioni delle eccezioni ad altre eccezioni....  

PIU SEMPLICEMENTE.... vi ricordate quando ci davano da connettere le frasi alle frasi: frase 1 con frase G ? .... bene alla fine si avevano tante righe che si intrecciavano e quando dovevamo vedere con cosa l’avevamo collegato ci stava un punto groviglioso dove tutto ci stava tranne che la risposta che volevamo.... beh la stessa cosa succede nel nostro cervello imparare una lingua in questo modo vuol dire che ogni volta che passiamo da una lingua ad un’altra il nostro cervello deve passare per il famoso PUNTO GROVIGLIOSO.  Questo fa tutto tranne che semplificare  l’apprendimento ed allunga i tempi. 

 

Per carità si possono insegnare le parole/lessico tramite le traduzioni ma questo non insegna all’alunno l’elasticità del pensiero, perché si insegna fin da subito a passare per le traduzioni e quando c’è bisogno di velocità, precisione, e di fare frasi lunghe.... le traduzioni peccano e neanche di poco.

Insegnare una lingua vuol dire affrontare l’apprendimento come se una persona stesse di nuovo all’asilo insegnando le parole per immagini e non per traduzione. Quando si parla di parole astratte bisogna spiegarle semplicemente ma nella lingua che si sta imparando... questo consente all’alunno di sfruttare quelle ore di insegnamento al massimo, sfrutta ogni singolo momento perchè è tutto spiegato e fatto in lingua, le spiegazioni NON nella lingua madre ma nella lingua che si sta apprendendo. Questo garantirà all’alunno la sicurezza che le ore che fa, siano come delle ore nel paese di cui sta imparando la lingua. 

Insegnare in questo modo significa consentire a chi sta imparando di creare tanti cofanetti, dentro ognuno di loro ci sta una lingua. Una lingua a se stante che quando necessità di essere usata basta aprire il cofanetto e sta tutto lì, senza dover andare a guardare in altri posti. Usare le traduzioni è come se ogni cofanetto che creiamo avesse dei fili che li connettono con un cofanetto o con altri cofanetti, quindi quando serve qualcosa e andiamo a cercare troveremo un filo che ci rimanda in un altro cofanetto che magari ci rimanda in un altro cofanetto e così via.... beh non so voi ma a me sembra tutto tranne che una maniera efficiente, efficace, diretta, e coincisa per imparare una lingua. 

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Giada
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