L'inglese si presenta da sempre come uno dei primi banchi di difficoltà per gli studenti.
Si immagini un bambino che di già all'età di 6 anni venga inserito in un contesto di suoni, lettere, parole, completamenti differenti a quelli a cui è abituato sia nell'ascolto così come nella scrittura delle prime frasi;
Lezioni di inglese per bambini
Il punto cruciale di questa analisi arriva nel momento in cui le esperienze sin da giovanissimi, con la lingua straniera, venga vissuta in assenza di educazione alla diversità dei suoni e soprattutto alla difficoltà di un linguaggio che così come quello matematico parte dalle basi, che in realtà sono semplicissime, esattamente come fare 2+2, o altre semplici operazioni di calcolo, perché cos'è la matematica se non un diverso modo di parlare?
Il contesto in questione si inserisce in un loop che infiniti anni dopo ci porta a sentire la lingua, come una montagna che vada scalata, quando in realtà imparare l'inglese è facile esattamente come imparare l'italiano, ovvero la lingua con cui siamo cresciuti dai nostri primissimi momenti di vita.
Diventa dunque di fondamentale importanza approcciarsi alla stessa con la semplicità dei bambini che dai loro primi passi imparano a scrivere il loro nome, accostando le varie lettere e suoni che ha conosciuto.
Chiedendoci come farebbe un bambino, e nello stesso identico modo andare avanti, dalle basi e mattone dopo mattone costruire una consapevolezza, si, perché le lingue e tutti i linguaggi differenti dal nostro, non sono altro che acquisizione passo per passo di nuovi strumenti per andare sempre più consci di un nuovo strumento enorme, la comunicazione internazionale.
Dunque possiamo affermare che i miti da sfatare siano a riguardo che sia una materia ostica, diversa, difficile, semplicemente perché lontana dalla nostra quotidianità, se l'approccio diventasse quello di un bimbo di 6 anni, riusciremmo a sentire quanto è facile riuscire a imparare, con la spensieratezza di chi non ha paura del diverso.
Basterebbe chiedersi quali siano gli strumenti giusti per approcciarsi nuovamente allo studio dell'inglese, principalmente servirebbe un lavoro quotidiano a piccole pillole, di vocaboli ripasso di verbi, poco alla volta ma con costanza, passo per passo mese per mese, senza sosta e senza paura.
Alla fine lo studio del'inglese non è altro che inserire poco a poco informazioni nuove che permettano di costruire il castello di cui idealmente possiamo parlare.
Partire da elementi semplici, i soggetti, la loro posizione nelle frasi, poi i vocaboli, partendo da quelli più di uso quotidiano creandone un' associazione, una buona dose di ripetizioni giornaliere delle coniugazioni verbali, dei loro tempi, di come e quando, in quali occasioni utilizzarli, la posizione anche qui, all'interno della frase, le sue abbreviazioni, le forme interrogative, così come le forme negative.
Seguono i modi di interloquire di gergo slang in uno step successivo, subito dopo costruire frasi più complesse, creare una discussione scritta che arrivi a unire tutte le nuove conoscenze, soggetti, verbi e aggettivi, vocaboli di uso quotidiano e altri più complessi.
Tutto richiede una crescita in salita graduale che faccia sentire lo studente in grado di non sentire il pendio della montagna.