• Lezioni di arabo: differenze tra arabo ...

Lezioni di arabo: differenze tra arabo formale e informale

Quello che probabilmente si intende con “arabo formale” è probabilmente l’AMS (Arabo Moderno Standard, o quasi sempre MSA, Modern Standard Arabic), ossia la forma attuale dell’arabo utilizzata nello scritto e nella maggior parte dei discorsi formali, imparata dai vari arabi a scuola e quindi utilizzabile come una sorta di lingua franca. Si basa sull’arabo classico, quello in cui è anche scritto il Corano, che è praticamente soltanto scritto e parlato soltanto in moschea, con una pronuncia modernizzata.

L’”arabo informale” non è definito; per la parlata quotidiana si usano dialetti dell’arabo stesso molto variegati in tutte le zone arabofone, spesso non mutualmente intelligibili tra loro seppur derivati da una base comune, teoricamente vere e proprie lingue a sé stanti secondo certe analisi. Gli arabi tendono a vedere questa differenza come una discrepanza di registro, appunto formale/informale.

Esiste anche un livello intermedio, ossia un registro formato da una lingua grandemente influenzata dall’arabo standard, normalmente utilizzato dalle classi istruite nel parlato, ma che comunque non compare spesso nello scritto.

Comunque, passiamo alle vere differenze tra questo arabo classico e quello moderno, soprattutto informale.

  • Alcuni fonemi, come /g/, /p/, /v/ e /t͡ʃ/, non esistevano nell’arabo classico, ma vengono usati correntemente nelle varietà moderne, specie nei prestiti linguistici. Alcune zone adottano grafemi differenti per rappresentarli.
  • L’ordine SVO, soggetto-verbo-oggetto, vince sul VSO, verbo-soggetto-oggetto.
  • L’accordo tra soggetto e verbo è sempre completo, a differenza dell’arabo classico in cui poteva essere incompleto.
  • I casi (nominativo, accusativo e genitivo nell’arabo classico) scompaiono, così come gran parte del sistema dei modi verbali, la forma passiva, il duale e le forme femminili plurali (tutti questi sono più resistenti in arabo standard). Anche il pronome relativo tende a diventare invariabile.
  • I clitici tendono alla metatesi.
  • Si diffonde una costruzione genitiva analitica.

Le varietà inoltre tendono ad avere gruppi consonantici più complessi e innovativi rispetto all’arabo moderno e ad applicare mutamenti nelle vocali (in tante varietà sedentarie, dal sistema trivocalico di /i, u, a/ con varianti brevi e lunghe si stanno diffondendo le vocali /e:/ ed /o:/).

Ti è piaciuto? Condividilo
Usa il nostro Strumento di Ricerca Intelligente
© 2007 - 2024 Letuelezioni.it è un membro della famiglia GoStudent Mappa del sito: Insegnanti privati