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Piccoli cantanti crescono. Come si svolgono le lezioni di canto per i bambini? Domande e risposte

COME FUNZIONANO LE LEZIONI DI CANTO PER BAMBINI?

Molto spesso quando i genitori prendono in considerazione l’idea di iscrivere i propri figli ad un corso di musica tendono a indirizzarsi verso le lezioni di canto, per il semplice fatto che cantare è un’attività naturale per i bambini e molti giovanissimi manifestano il desiderio di farlo. 

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Questa concezione non è affatto sbagliata, tutt’altro: la voce è uno strumento che ognuno di noi ha a disposizione e costituisce il punto di partenza naturale per approcciarsi all’apprendimento musicale

Risulta pertanto più che comprensibile chiedersi quale sia il funzionamento di una lezione di canto ed in particolare come si strutturino le lezioni di canto rivolte ai più piccoli. In questo articolo cercheremo di rispondere ad alcune fra le più frequenti domande che mi sento rivolgere dai potenziali giovanissimi studenti e dalle loro famiglie.

1-A che età è opportuno per i bambini iniziare lo studio del canto? Alcuni genitori desidererebbero iscrivere al corso i loro figli di soli 3 o 4 anni; i bambini così piccoli, però, non hanno ancora raggiunto uno sviluppo fisico tale da consentire loro di sostenere la respirazione idonea allo studio della vocalità. Di norma in questi casi consiglio di iscrivere il bambino a un corso di propedeutica musicale presso una scuola di musica: in questa sede i piccoli verranno guidati in un percorso preparatorio in seguito al quale potranno iscriversi a un corso di vocalità o di strumento. Se il bambino è veramente interessato al canto verso i 7 anni può già approcciarsi allo studio sistematico di una tecnica canora adatta all’età.

2-Come verrà considerata la voce del mio bambino per stabilire quale è il percorso più idoneo per le sue caratteristiche personali? Il bambino all’inizio non va obbligato a riprodurre in modo forzato note arbitrariamente decise dall’insegnante, bisogna invece invitarlo a cantare in modo spontaneo e individuare con l’aiuto della tastiera le note che l’allievo riesce a riprodurre con naturalezza e facilità; tali suoni costituiranno la base su cui costruire gradualmente l’estensione vocale del piccolo studente tramite esercizi appositamente predisposti.

3-Lavorare sull’imitazione? Sì… ma non troppo: naturalmente durante le prime fasi dell’apprendimento il bambino tenderà ad avere la voce dell’insegnante come punto di riferimento, pertanto risulta importante fornire esempi vocali che lo conducano dapprima a intuire e quindi a interiorizzare come riprodurre correttamente i suoni. È però opportuno anche fornire supporti diversificati, quali ad esempio il pianoforte, altri strumenti musicali, registrazioni ecc. in modo da provvedere una molteplicità stimolazioni sensoriali e inoltre rendere l’allievo sempre più autonomo e in grado di manifestare quelle che sono le caratteristiche uniche e irripetibili della sua voce.

4-Come si sceglie il repertorio adatto? Bisogna porre particolare cura nella scelta dei brani che il bambino canterà: il criterio imprescindibile sarà il rispetto della fisiologia individuando un repertorio compatibile con l’estensione vocale e le abilità respiratorie di un organismo ancora in fase di sviluppo. Nell’ambito dei brani fisiologicamente corretti, si andranno a privilegiare quelli graditi al bambino in modo da sostenere un’adeguata motivazione, presentando di quando in quando brani “inaspettati” che puntualmente entusiasmano i bambini per la novità e l’apertura a nuove esperienze e opportunità espressive.

5-Quale tipo di collaborazione si richiede al bambino durante le lezioni di canto? Lo studio del canto mira a realizzare esperienze musicali che non facciano sentire lo studente sotto pressione e che promuovano l’autostima e un senso di realizzazione e successo; al bambino viene richiesto semplicemente di imparare a considerare la propria voce come un qualcosa di unico, bello e prezioso e di averne cura.

6) Tutti i bambini possono intraprendere lo studio del canto oppure bisogna possedere requisiti particolari? Negli ultimi anni i vari talent show, pur costituendo un’opportunità di mettersi in luce anche per i giovanissimi- hanno però diffuso una mentalità competitiva, presentando il canto come un’attività per pochi eletti dotati un talento fuori dal comune. Lo studio del canto, invece, si propone di dimostrare che tutti possediamo caratteristiche vocali meritevoli di essere valorizzate e che hanno solo bisogno di essere individuate ed esercitate.

Lezioni di canto per bambini

7) Come aiutare mio figlio a superare il timore di cantare in pubblico? Capita prima o poi che al piccolo allievo venga proposto di esibirsi per esempio al saggio scolastico. Ci sono bambini che balzano sul palcoscenico e afferrano il microfono con la massima baldanza come se fossero nati per stare in scena, ed altri che vengono presi da insicurezze e timori al pensiero di esibirsi. Cantare inizialmente in un ambiente sicuro, come può essere l’aula di canto in cui il bambino interagisce con una persona che lo incoraggia, lo guida e lo supporta come appunto l’insegnante, è spesso ciò di cui l’allievo ha bisogno per sentirsi rassicurato. Un altro elemento fondamentale è un’ottima padronanza del brano da eseguire, che conferirà sicurezza e la convinzione di aver realizzato i propri obiettivi (a lezione vengono applicate precise metodologie a tale fine). Una condizione imprescindibile è far comprendere al bambino che il pubblico non è una giuria ma un gruppo di persone con cui interagire ed esprimersi.

8) È consigliabile che il mio bambino venga esposto ad altre esperienze musicali e vocali? Assolutamente sì: c’è un coro scolastico? Oppure nella chiesa locale o in qualche altra realtà di quartiere, per esempio? A scuola esiste la possibilità di partecipare ad esperienze musicali extracurricolari? Senza sovraccaricare il bambino di impegni, si tratta indubbiamente di opportunità interessanti se il nostro piccolo cantante è attratto dall’idea di partecipare.

Studiare canto per i bambini è un’attività divertente e motivante, la metodologia di apprendimento è giocosa - anche se la tecnica canora viene naturalmente insegnata in modo accuratissimo - e soprattutto si tratta di un’esperienza coinvolgente che promuove la fiducia nelle proprie capacità. Sicuramente nella vostra zona ci sarà una scuola musicale e/o un insegnante referenziato e senz’altro sarà possibile effettuare una prova gratuita e senza impegno o cercare un insegnante privato online.

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Pipernick
Mi chiamo Giuseppina e da decenni mi dedico al canto e alla sua didattica. Lo scopo del mio insegnamento è far passare il messaggio che la capacità di cantare è in ognuno di noi valorizzando l'unicità della voce che tutti possediamo.Contattare
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