Sei qui perchè tuo figlio ha bisogno di un aiuto didattico, uno stimolo contro la pigrizia o semplicemente perchè una materia non gli va particolarmente a genio.
Ed eccomi qui ad aiutarti :)
Non sempre il cattivo rendimento a scuola dipenda dalle capacità personali dell'alunno. Anzi, questo succede molto raramente.
I motivi più probabili per cui si va male a scuola spesso sono:
Spesso accade che un insegnante ricopra quel ruolo non perchè davvero se l'è meritato con impegno o perchè davvero lo desidera (meglio non indagare sul lato oscuro del lavoro pubblico).
Può succedere, infatti, che quella persona malauguratamente non è riuscita a realizzarsi professionalmente e decide di insegnare alle giovani menti senza una reale intenzione di farlo. E' un peccato perchè non si vede, in questo modo, il ruolo strategico dell'insegnamento, cioè di far evolvere la società partendo dalla forma mentale delle persone.
Questa considerazione ha, naturalmente:
La soluzione a questo grande dilemma? Meglio Sapere o Saper fare?
Io direi, meglio entrambi.
Come si può raggiungere questo traguardo educativo? Indovinate un pò?
Con l'insegnamento alle giovani menti che un Domani governeranno questo paese, insegnando sì la teoria, ma anche come metterla in pratica nel caso specifico.
Per esempio:
Perchè studiare una funzione matematica se poi non possiamo metterla in pratica con un bel caso aziendale?
In questo modo l'alunno vede la formula matematica non solo come uno dei dogmi da imparare a memoria ma, invece, capisce come e perchè deve usarla in un caso specifico.
Perchè studiare a memoria un articolo del Diritto commerciale se poi non si fa un caso concreto? Un bel lavoro di gruppo in cui la classe si riunisce in piccoli team e affronta la situazione particolare con la conoscenza degli articoli.
Non mi addentro in questa categoria di motivi ma, purtroppo, esistono anche questi e per un'efficace gestione delle problematice rimando alla consulenza di un esperto in materia.
Se si va male a scuola a volte è solo perchè un metodo di studio non piace all'alunno e ciò crea noia, demotivazione e disinteresse per non parlare poi della pigrizia (oggi che ci sono questi smartphone è veramente un dilemma trovare la motivazione allo studio)
Quando ero sui banchi della scuola superiore mi ricordo che non mi piaceva la Storia. Troppo mnemonica, troppe cose da ricordare "a papera" (un eufemismo per non dire "a pappagallo"). Conobbi, tuttavia, un'insegnante di Storia che aveva un metodo "riflessivo" all'apprendimento di questa materia. Mi spiego meglio.
Tralasciando lo studio dell date storiche di tutti gli eventi (purtroppo, ahimè, c'è poco da fare, bisogna impararle e basta)...
Tutto il resto è puro ragionamento strategico di Imperatori, Monarchi, Generali di eserciti... ma anche di Filosofi e Persone storiche importanti.
La mia insegnante di Storia mi insegnò, quindi, a ragionare sul perchè degli eventi storici, imparando perchè sono stati commessi degli errori, e come fare per non ricommetterli. Perchè che cos'è la Storia se non "Lo studio degli errori passati per evitare il loro ripetersi in futuro?"
L'errore più comune è proprio questo. Vedere le verifiche e le interrogazioni solo come un "qualcosa che bisiogna fare per forza". Ci chiediamo ancora perchè l'alunno non ha voglia di studiare?
Se si guardano questi momenti di test non come "test intrinseco per giudicare" nella concezione più estesa "Mi pongo l'obiettivo di prendere 8 e ci devo riuscire ad ogni costo" è chiaro che l'alunno troverà tutti i modi per non arrendersi, con coraggio, di fronte agli ostacoli.
"Se poi prendo 7 e mezzo, vado dall'insegnante e chiedo dove ho sbagliato, così la prossima volta non farò più quell'errore."
La paura dell'errore distrugge la motivazione personale e la curiosità, facilitando tutto ciò che è negativo in un percorso didattico, come la facilità di arrendersi di fronte alle sconfitte. Ma siamo proprio sicuri che chi non è bravo a fare una cosa non sarà mai bravo a farlo? Forse bisogna pensare in modo diverso, in modo più umile e riscoprendo quelle che sono le vere capacità personali per far leva su di esse allo scopo di superare i test con il massimo dell'impegno.
Ammetto che ai primi anni della scuola superiore ero davvero una capra in certe materie. La storia, appunto, studiata "a papera", in modo mnemonico, non mi piaceva per niente. Cambiando il metodo di studio, tuttavia, sono riuscito a migliorare nel tempo i miei risultati nelle verifiche e interrogazioni arrivando anche a voti come 9 e 10 (partendo da un 3 fisso ad ogni test perchè "L'insegnante ce l'aveva con me" come scusa inaccettabile naturalmente.
Spero che questo racconto ti abbia permesso di avere una visione più ampia del perchè tuo figlio va male a scuola e, molto probabilmente, non è colpa sua ma ha solo bisogno di un supporto, la possibilità di vedere le cose da un'altra prospettiva, di qualcuno che stimoli la sua curiosità e gli faccia piacere la materia.