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Cosa? Perché ho scelto di insegnare musica?

Molte persone, quando spiego che il mio lavoro con la musica è prettamente didattico, mi chiedono, o insinuano, se è perché non riesco a vivere soltanto suonando in giro, complice anche il fatto che è prassi, per molti artisti, darsi all'insegnamento come mezzo di sotentamento da affiancare all'attività performativa. Tutti, ma proprio tutti, rimangono sempre colpiti dalla mia risposta.

Io mi definisco un musicista atipico, non amo stare al centro dell'attenzione, non mi piace stare su un palco a farmi ascoltare anzi, difficilmente sono contento di stare sotto i riflettori, semplicemente perchè non mi definisco un performer. Anni fa avevo tirato su un gruppo Progressive Rock con alcuni amici, facevamo pezzi inediti e la maggior parte del lavoro lo facevo io; tuttavia durante le serate me ne stavo sempre indietro, facendo il meno possibile e delegando all'altro tastierista il ruolo, e il piacere, di suonare le cose più incisive, di impatto e che attirassero la gente.

 A me interessava vedere che i pezzi funzionavano, che gli arrangiamenti- che comunque completavamo tutti insieme- creavano l'atmosfera che ci eravamo prefissati. Me ne sarei potuto stare anche in disparte senza suonare e sarei stato contento ugualmente!

Pechè? Perchè mi interessava il prodotto finito, vedere come veniva percepito dal pubblico, ascoltare il tutto e, non lo nascondo, creare e gestire tutta la parte prima delle serate o delle sessioni in studio di registrazione.

La stessa cosa vale anche per l'insegnamento. Mi piace trasmettere e condividere ciò che ho imparato con altre persone, sono contento quando gli allievi mi fanno domande perchè sono curiosi di sapere sempre cose nuove e adoro ascoltarli quando mettono in pratica i frutti del tempo che hanno dedicato sullo strumento. Mi appaga. Nel suo significato più basilare, anche egoistico (perchè comunque tutti gli artisti sono un po' narcisisti e tutti gli esseri umani sono mossi da una qualche forma di egoismo), ma il mio mondo è lì, con il lapis in mano sempre pronto a indicare cose nuove, a correggere gli errori e a scrivere , ogni giorno, pagine diverse.

Danilo Sesti

 

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