Chi è in cerca di lezioni private per apprendere in modo informale ma efficace una lingua straniera, ha validi motivi per preferire come insegnante una persona esperta “nata”, per così dire, in quell’idioma.
Questa regola si applica ovviamente anche al caso in cui uno studente interessato allo spagnolo provenga da una lingua molto simile come l’italiano.
Altrettanto rassicurante è sapere che l’esperto madrelingua ha:
1) un affidabile titolo di studio di livello universitario;
2) un’adeguata e approfondita familiarità non solo con la lingua che insegna, ma anche con la lingua in cui insegna – nel nostro caso, rispettivamente, lo spagnolo e l’italiano;
3) una disponibilità al dialogo con gli studenti fondamentale per il successo del percorso didattico;
4) una viva curiosità sia per la propria lingua e cultura sia per quelle dello studente – cosa utilissima alla buona riuscita del punto 3);
5) la capacità di riconoscere caratteristiche del singolo studente buone per accelerare il suo apprendimento della lingua spagnola.
Queste premesse ci serviranno da base per presentare un metodo efficace e adattabile.
Da dove partiamo: 1. l’alleanza studente-insegnante come ponte verso lo spagnolo
L’efficacia del viaggio attraverso il quale lo studente italiano raggiunge l’obiettivo di acquisire familiarità con la lingua spagnola si basa innanzi tutto su due presupposti:
1) la disponibilità di chi apprende ad affidarsi a chi insegna;
2) l’ascolto delle esigenze dello studente da parte dell’insegnante.
Questo secondo punto si concretizza nella valorizzazione degli interessi di chi cerca un corso di spagnolo in forma sia di lezioni private per persone adulte con ogni tipo di bagaglio culturale sia di ripetizioni per studenti delle scuole superiori.
Concretamente, chi ama il calcio – l’esempio vale, è sottinteso, per il cinema, il giardinaggio, il modellismo, l’acquariofilia o cos’altro si voglia – potrà contare su un corso incentrato anche su questa sua passione, con un duplice vantaggio:
1) per lo studente, che sentirà meno il peso della grammatica normativa, iniziando a esplorare argomenti nuovi connessi alla struttura della lingua spagnola, ma a partire da aspetti già noti e senza la pesantezza di un’imposizione dall’alto;
2) per l’insegnante, che troverà nell’interesse dello studente, così valorizzato, un aiuto per farsi seguire meglio, potenziando l’efficacia del corso.
Chiaramente, il materiale di riferimento comprenderà anche supporti didattici più generali e comuni agli altri studenti. Questa attenzione al singolo individuo è però centrale nel dialogo fra il docente di madrelingua spagnola e la persona di madrelingua italiana interessata a lezioni private di spagnolo.
Esperienza individuale e generale coincidono d’altra parte in un aspetto: il primo rapporto con la lingua è per tutti quanto di più semplice e immediato. Mettere a proprio agio chi apprende un nuovo idioma significa quindi riportarlo il più possibile a questa fase iniziale: chi, infatti, ha mai pensato a tempi verbali, aggettivi comparativi o proposizioni subordinate imparando la propria lingua da bambino?
Le strutture della lingua esistono, certo; scoprirle a partire da freddi manuali normativi o dall’uso vivo, magari legato ai propri interessi, fa, però, tutta la differenza.
In questo, internet è il nostro migliore alleato: le risorse multimediali gratuite disponibili in rete offrono la soluzione perfetta per mettere insieme ampia scelta e grande adattabilità alle esigenze individuali – che cambiano, è ovvio, se:
1) si frequentano ancora le superiori e si cercano ripetizioni di spagnolo per migliorare i propri voti;
2) si segue un corso accademico e si deve sostenere un esame;
3) si prevede di trasferirsi in un paese di lingua spagnola per lavoro – con livelli di specializzazione di ogni tipo.
Ma se i bisogni sono diversi, i parlanti italiano che cercano lezioni private o ripetizioni di spagnolo hanno in comune qualcosa di molto utile: la loro lingua è partente stretta di quella che vogliono imparare.
Come valorizzare questo loro vantaggio?
Da dove partiamo: 2. la lingua madre dello studente italiano come ponte verso lo spagnolo
Oltre a essere ben nota per la comune discendenza dal latino, la vicinanza fra spagnolo e italiano è facilmente verificabile in base all’esperienza concreta.
Indipendentemente dalla sua cultura, dalla conoscenza di altri idiomi e dalla consapevolezza linguistica generale, qualsiasi italiano abbia visitato un paese ispanofono senza averne studiato la lingua ufficiale avrà sperimentato che, entro certi limiti, parlando lentamente come parlerebbe a casa propria, la conversazione con i locali procede in qualche modo.
Esistono varie tecniche e percorsi per trasformare questo vantaggio automatico in uno strumento consapevole.
Si tratta di un argomento che merita uno spazio tutto suo, magari in un post successivo.
Per ora, l’interesse pratico si concentrerà solo su questo: un madrelingua spagnolo e un madrelingua lingua italiano incontrano le stesse difficoltà nell’acquisire la lingua dell’altro?
Per comodità, immaginiamo di confrontare i problemi incontrati con l’italiano da un madrelingua spagnolo e con lo spagnolo da un madrelingua italiano. Immaginiamo, insomma, le peripezie linguistiche del messicano Pedro e del toscano Lorenzo.
Il vantaggio relativo del parlante italiano studente di spagnolo
Chi cerca lezioni private o ripetizioni di spagnolo in vista di un trasferimento duraturo o di un migliore rendimento scolastico farà bene ad apprezzare la posizione privilegiata da cui parte.
La percezione delle persone ispanofone (hispanohablantes) è che, mentre coloro che parlano italiano dalla nascita raggiungono talvolta in spagnolo una pronuncia praticamente identica a quella di un madrelingua, il caso contrario sembra quasi impossibile.
Questo dato può valere come pura curiosità: al di là dell’orgoglio personale per la buona imitazione, che importanza può avere, in fondo, essere scambiati per un madrelingua? Le tracce della propria origine riflesse nel modo di parlare un’altra lingua fanno parte, dopo tutto, della propria identità, e possono anche suscitare simpatia – più di un ispanofono residente in Italia può confermarlo.
Ma passiamo alle avventure con la nuova lingua romanza di Pedro e di Lorenzo.
Il viaggio di Pedro verso l’italiano e di Lorenzo verso lo spagnolo
Prima di vedere in azione i nostri personaggi, ci sarà utile un prospetto introduttivo sui suoni.
1. Le vocali di Pedro e di Lorenzo
a) Il francese dispone di circa 16 vocali: /i/, /e/, /ɛ/, /ɛː/, /y/, /ø/, /œ/, /ə/, /a/, /ɑ/, /u/, /o/, /ɔ/, /ɑ̃/, /ɔ̃/, /ɛ̃/, /œ̃/;
b) l’inglese ne ha una dozzina: /ɪ/, /i/, /ʊ/, /u/, /ɛ/, /ɜ/, /ə/, /ɔ/, /æ/, /ʌ/, /ɒ/, /ɑ/;
c) l’italiano, 7: /i/, /e/, /ɛ/, /a/, /u/, /o/, /ɔ/;
d) lo spagnolo, solo 5: /i/, /e/, /a/, /u/, /o/.
Come si vede, fra le lingue citate come esempio, lo spagnolo è quella dal repertorio più limitato.
Tutte e 5 le varianti usate da Pedro sono dunque comprese nel sistema vocalico di Lorenzo, che dovrà solo annullare la distinzione fra apertura e chiusura della [e] e della [o] per rendere i suoni di Pedro.
Lorenzo, dunque, toglie per imitare Pedro.
Al contrario, Pedro farà fatica a percepire la distinzione fra le due varianti di [e] e di [o] dell’italiano, dovendo introdurre nel suo sistema quattro suoni nuovi – al suo orecchio, all’inizio, il frutto pèsca e lo sport pésca sono infatti la stessa cosa, come lo sono le percosse o bòtte e il contenitore del vino o bótte.
Pedro, dunque, deve aggiungere per imitare Lorenzo – che immaginiamo, abbiamo detto, toscano.
2. Le consonanti di Pedro e di Lorenzo
Se Pedro dovesse scegliere fra l’italiano regionale della Sardegna e quello del Veneto, non avrebbe dubbi: farebbe squadra con veneziani e padovani. Questo perché fa fatica a pronunciare le doppie, ignote in spagnolo – collocandosi all’opposto di un sardo, che tende a raddoppiare anche dove l’italiano standard non ha una doppia. Anche in questo, Lorenzo ha qualche vantaggio su Pedro:
a) se per lui un cappello è diverso da un capello come una cassa si distingue da una casa, il luccio dal signor Lucio e i panni non sono i pani come il tonno non è il tono, è perché la distinzione tra consonante semplice e consonante doppia gli è familiare; Pedro, invece, non conosce che la consonante semplice – a parte la doppia [r], rafforzata anche in posizione iniziale secondo un uso presente anche in sardo e in siciliano e la doppia [l], che è però un segno grafico indicante qualcosa di molto diverso da una doppia [l] italiana.
b) Anche la distinzione tra consonante sorda e sonora favorisce Lorenzo. La [s] sonora fra vocali è, ad esempio, ignota allo spagnolo – come lo è la [z] sonora in qualsiasi posizione.
In effetti, anche nelle pronunce regionali dell’italiano è presente la distinzione fra come si dice “cosa” nel Nord e come si dice nel Centro-Sud – [cɔṣa] e [cɔsa], rispettivamente: ovvero, con /ṣ/ sonora e /s/ sorda.
La “rosa” [rɔṣa] è però sonora per tutti, come lo è lo “sdentato” [ ṣdentàto].
“Sale”, “sole” e “astro” hanno ugualmente una /s/ sorda per tutti.
Pedro, invece, non conosce che la /s/ sorda.
A questo punto, la domanda diventa: quali consonanti spagnole possono riuscire faticose per Lorenzo?
Be’, se è toscano, quasi nessuna: la /j/ di “jirafa” “jefe” e “José” tornano nella sua [hasa] e nella sua [horda]… altrimenti, si tratterà di aggiungere un’aspirazione estranea al proprio sistema consonantico.
Dove vogliamo arrivare e perché: a che serve imparare lo spagnolo?
Accennare ai presupposti di un italiano intenzionato a imparare lo spagnolo ci ha permesso di sottolineare che non parte da zero né uno studente medio in cerca di ripetizioni né un universitario bisognoso di approfondimenti o un adulto pronto a trasferirsi in Spagna, Messico o Argentina interessato alle lezioni private.
I paesi menzionati non sono del resto che alcuni fra quelli definiti “hispanohablantes”.
Lo spagnolo è infatti, al momento, la quarta lingua più parlata del mondo – dopo inglese, cinese mandarino e hindi.
Il dato è comunque opinabile, se si considera la differenza tra madrelingua e persone che praticano un idioma da stranieri istruiti.
In ogni modo, è chiaro a tutti che una buona pratica con questa lingua non serve solo a migliorare i voti degli studenti in cerca di ripetizioni o lezioni private, ma apre il cuore e la mente al mondo intero.