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Alla scoperta di te attraverso il Coaching: ispirati dall'Oracolo di Delfi
Mi piaceDall'Oracolo di Delfi:
Ti avverto, chiunque tu sia, o tu che osi sondare gli arcani della natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso quello che cerchi, non potrai trovarlo nemmeno fuori. In te si trova occulto il seme degli dei."
Nella saggezza dell’antica Grecia espressa in questo passo troviamo due concetti chiave universalmente validi.
Il primo fa riferimento al famoso “conosci te stesso”, monito che non rappresenta un punto di arrivo, quanto piuttosto una direzione, l’Orsa Maggiore verso cui andare per una conquista continua di conoscenza sempre più profonda di se stessi.
Il secondo, "In te si trova occulto il seme degli dei", fa riferimento a quella che i greci identificavano con la scintilla divina, ovvero la vocazione, il talento, l'unicità di cui ciascuno di noi è portatore. Una ricchezza che chiede di essere espressa e vissuta, come ci spiega James Hillman (psicologo americano fondatore della psicologia archetipica) nella sua "teoria della ghianda", dove richiamando il mito platonico di ER, che narra di come le anime scelgano il proprio scopo esistenziale prima di incarnarsi in una nuova vita e perdere memoria di quella scelta, teorizza che ciascuno di noi nasca con delle peculiarità specifiche atte a far emergere quell’unicità. Se riconosciamo la nostra specifica unicità, possiamo esprimerla e darle valore.
“Conosci te stesso” significa, intraprendere consapevolmente un viaggio di scoperta di sé: scoprire i propri talenti, i propri desideri profondi, la propria autenticità e significa guadagnare benessere; un talento inespresso, come un desiderio celato, tolgono energia e forza e generano viceversa malessere.
Il coaching è un ottimo strumento per supportare un percorso di conoscenza di sé, decidere di intraprendere un percorso di coaching significa dedicare e dedicarsi un tempo per raggiungere una maggiore consapevolezza dei propri pensieri, delle proprie emozioni e dei propri sentimenti che porta a compiere scelte maggiormente consapevoli e coerenti con se stessi, attraverso, ad esempio, la destrutturazione di schemi di pensiero, spesso inconsapevoli, che portano a ripetere comportamenti o scelte già sperimentati anche se si sono rivelati non così soddisfacenti, o magari non lo sono più, perché invece adesso emerge una spinta al cambiamento anche se senza una precisa direzione.
Spesso non stare bene in una situazione professionale o scolastica o di vita si manifesta con l’impellenza di cambiare ad esempio azienda, contesto e così via, e si intraprende quella strada senza sapere cosa veramente ci potrebbe soddisfare.
“Sapere ciò che vogliamo non è la norma, ma una conquista psicologica rara e difficile” ci ricorda Maslow. Le domande solo apparentemente banali: “Cosa ti piace fare? Cosa ti entusiasma?” Sono in verità di difficile risposta. È piuttosto facile dimenticare chi siamo davvero, quando siamo presi dal quotidiano e sedotti dalle aspettative sociali, familiari, professionali. Attivare un processo di scoperta di sé è un viaggio che può restituire entusiasmo ed aprire nuovi scenari futuri. Riappropriarsi di sé, dona un senso di libertà rispetto alle scelte, le sentiamo pienamente nostre, ci crediamo davvero, la motivazione cresce insieme alla realizzabilità, che è direttamente proporzionale.
Il coaching non solo può accompagnare questo percorso, ma permette di appropriarsi di strumenti che nel tempo potremmo continuare ad utilizzare: a mano a mano che realizziamo obiettivi che sentiamo davvero nostri, si amplia la nostra capacità di desiderare e di trasformare i desideri in obiettivi, innescando un circolo virtuoso che può essere ricco di soddisfazioni.
