Lezioni di italiano: differenza tra diminutivo, vezzeggiativo, accrescitivo e dispregiativo

Il nome, detto anche sostantivo, è una delle parti variabili principali del discorso ed ha una funzione fondamentale nella comunicazione. Designa infatti, le persone, le cose, i luoghi, i sentimenti, le idee e tutto ciò a cui vogliamo riferirci quando parliamo o scriviamo.

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Possono essere divisi, in base al significato, in due famiglie: nomi comuni, che indicano una persona, un animale o una cosa in modo generico, appartenenti a una stessa categoria, come ad esempio ragazzo o cane, e nomi propri, che si riferiscono a una persona, un animale o una cosa particolare ma ben distinta dalle altre dello stesso gruppo (es. Marta o Piemonte).
Riguardo la struttura invece, i nomi possono essere primitivi, quando non derivano da nessun altro vocabolo italiano (cane), derivati, quando provengono da un altro nome (disonore da onore) composti, quando sono formati dall’unione di più parole  (tostapane) o alterati.
Oggi ci concentreremo proprio su quest’ultima tipologia, andando a vedere nello specifico in cosa consistono.

Lezione di italiano: I nomi alterati

Durante la nostra vita quotidiana, infatti, capita molto spesso di utilizzare i cosiddetti nomi alterati, i quali hanno la caratteristica di cambiare in parte, grazie all’utilizzo di precisi suffissi, il significato di alcuni termini.

Facciamo un esempio: Il gattino di Camilla è molto carino. In questo caso il nome gattino mantiene certamente il contenuto semantico del nome da cui deriva, gatto, ma assume una sfumatura diversa. Infatti, l'idea che ci viene restituita è quella di un piccolo animale dolce e affettuoso. 

Ma pensiamo anche ad alcuni dei modi di dire tra i più diffusi nel nostro linguaggio: Francesco mi ha fatto l'occhiolino per farmi capire che eravamo d'accordo oppure In quell'occasione ho fatto davvero una figuraccia!. Si tratta di espressioni che, come molte altre, si formano utilizzando nomi alterati.
Più nello specifico questi possono essere di quattro tipologie differenti.

Tipologie di nomi alterati

●        Diminutivi: esprimono l'idea di piccolezza (fratellino, gattino, manina). I suffissi più utilizzati sono -ino/-ina

●        Vezzeggiativi: esprimono l'idea di piccolezza ma nello stesso tempo anche di grazia, piacevolezza e simpatia (orsacchiotto, alberello, scarpetta). 

●        Accrescitivi: esprimono l'idea di grandezza (quadernone, bambinone). Il suffisso più utilizzato è -one

●        Dispregiativi: spesso chiamati anche peggiorativi. Esprimono l'idea di bruttezza, di spiacevolezza o di disprezzo (ragazzaccio, ladruncolo). I suffissi più utilizzati sono -accio/-accia 

Sono alterabili tutti i nomi comuni (di persona, di animale, di cosa) a patto che sia opportunamente concordato il suffisso al genere e al numero.

Proviamo a leggere insieme questo testo e a trovare tutti i nomi alterati presenti:

Durante un violento acquazzone, Luca e il suo fratellino Gianni erano in giro senza ombrello. Si ripararono sotto il tetto sporgente di una casetta che si trovava non distante da un pericoloso burrone. Il piccolo Gianni aveva molta paura e teneva la sua manina stretta a quella di Luca. Dopo quel brutto momentaccio vissuto a causa del temporale, i due corsero velocemente verso la propria abitazione dove ad aspettarli c’era preoccupata la mamma, il papà e il cagnolone Boris.

Siete riusciti a individuare tutti i nomi alterati presenti? Vediamoli:

Fratellino: diminutivo della parola fratello

Casetta: vezzeggiativo della parola casa

Manina: diminutivo della parola mano

Momentaccio: dispregiativo della parola momento

Cagnolone: accrescitivo della parola cane

Attenzione! Non bisogna confondere i nomi alterati con i cosiddetti falsi alterati. Ci sono casi in cui si può cadere in errore. Ad esempio, la parola acquazzone non è un accrescitivo di acqua così come anche burrone non è un accrescitivo di burro. Sono termini che presentano un suffisso identico a quello dei nomi alterati ma hanno un significato proprio e diverso da quello del vocabolo da cui sembrerebbero derivare.

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Francesco
Insegnante di Italiano a Viterbo, Canepina, Soriano nel Cimino, Ronciglione, Capranica, Caprarola, Bassano Romano, Civita Castellana, Nepi, Sutri, Vetralla. Specializzato/a nell'offerta di lezioni di lezioni presenziali e lezioni a domicilio, adattate alle esigenze individuali di ogni studente. Le lezioni che tengo sono pensate per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi e le tue mete.Contattare
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