In un mondo come quello di oggi, dove la società punta a diventare sempre più connessa e a raggiungere più persone in tutto il mondo anche grazie ai social media e Internet, è fondamentale che ognuno di noi sviluppi delle capacità comuni, le quali sono necessarie per la comunicazione tra i membri della società.
Anche se le capacità più richieste sono forse l'utilizzo dei social media e anche la padronanza della propria lingua, la conoscenza di una seconda o terza lingua è qualcosa che distingue, specialmente nel panorama italiano poiché la conoscenza di lingue in aggiunta a quella nativa è un concetto "nuovo": anche se la scuola insegna anche più lingue, la preparazione scolastica alla lingua non è sufficiente allo sviluppo delle competenze necessarie per parlarla e utilizzarla nella vita quotidiana, e per questo è necessario faticare un po' per conto proprio in modo tale da non sprecare l'opportunità.
Voglio imparare una nuova lingua
Sicuramente, la lingua predominante oggi è l'inglese, considerata da sempre la lingua veicolare per eccellenza, cioè la lingua più utilizzata negli ambienti internazionali. Questo è dovuto al fatto che, ai tempi dell'impero britannico, l'estensione dei domini dell'Inghilterra era talmente ampia da coprire tutti i continenti del mondo.
Anche dopo il periodo di colonizzazione, la lingua inglese ha influenzato le colonie, rimanendo una lingua ufficiale oppure conosciuta. Poiché le ex-colonie erano molte e diffuse, si arrivò all'accordo che essa poteva essere una sorta di "lingua comune". Ed è in questo momento che sono apparse le prime lezioni di inglese nelle scuole, anche in Italia. Purtroppo però, spesso si inizia troppo tardi e lo stress dato dai programmi ministeriali fanno sì che non tutti apprendano l'inglese in maniera corretta, sviluppando le competenze necessarie.
Ad oggi, sono stati fatti alcuni passi avanti, poiché in molti casi l'inglese è già insegnato nei primi stadi della formazione scolastica, come la scuola materna, e questo passo in avanti è stato fatto poiché è stato dimostrato che i bambini riescono ad apprendere le lingue più velocemente. È anche vero che, durante la scuola materna, essendo che i bambini ancora devono apprendere come leggere e scrivere in maniera appropriata, è difficile sviluppare delle competenze linguistiche ben definite. Però, è necessario che anche i più piccoli sviluppino queste capacità comuni che gli permettano di essere partecipi nella società globale in cui viviamo.
Si può dire che l'età migliore per cominciare a imparare l'inglese è tra i 5 e i 6 anni. Questa è un'indicazione nel caso nessuno dei due genitori sia madrelingua inglese. Infatti, a questa età il bambino starà sviluppando le competenze necessarie per leggere e scrivere, ed è quindi consigliato iniziare dalle basi dell'inglese (saluti, parole chiave che descrivano cibo e oggetti intorno a noi). Man mano che il bambino sviluppa le competenze di lettura e scrittura, sarà poi possibile concentrarsi anche sulle prime regole grammaticali e sulla produzione scritta. È bene però cominciare almeno da un approccio orale a questa tenera età, poiché aiuterà il cervello ad adattarsi al nuovo fenomeno, rendendolo più pronto per processare la grammatica e il lessico.
Anche se non esiste una regola universale, prima si inizia e meglio è, ma risultati concreti si potranno vedere solo a cominciare da questa età, quando il bambino avrà delle capacità elementari di orientamento e comprensione di ciò che si trova intorno a lui.
L'insegnante deve inoltre ricordarsi di mantenere il livello di lingua nelle lezioni a un livello base, senza quindi rischiare di confondere il bambino e scatenare ansie per via della non comprensione dovuta all'utilizzo di un livello di lingua troppo alto rispetto alle capacità del bambino.