Lavorare in classe sui libri d'autore : lo credi possibile?

Secondo te, potendo immaginare una scuola dove a lezione si va senza il classico manuale, ma con in mano una copia per le lezioni di francese della Nausée di Sartre, in quale sistema scolastico ti vedresti proiettato, con quali intenzioni di apprendere arriveresti in classe e con quali ne usciresti? Forse lo credi noioso, un po'... ma non è così. 

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Quello che io credo, con l'esperienza che ho fatto con un allievo molto bravo ma a volte un po' troppo caparbio, è che gettate le basi e le regole di studio lavorare sui libri degli autori classici, moderni e contemporanei lascia un vissuto negli studenti che non è del tutto uguale a quello dello studio sui manuali di storia della letteratura o della filosofia, e forse direi migliorativo. 

Non c'è bisogno però di scegliere i testi più arguti e intrappolanti per l'allievo. Da semplici narrazioni a saggi e romanzi storici che non siano i soliti Promessi Sposi o la Divina Commedia (nulla togliendo a questi ultimi ) si può giungere secondo me a buoni risultati di incoraggiamento allo studio e di unità del gruppo classe.

In pratica, i manuali che solitamente si impara ad attribuire ad un autore o un altro, credo che bisognerebbe leggerli dal vivo del libro, se possibile con la lingua originale, e vederne e analizzarne gli elementi.

Quindi immagino un sistema scolastico che vada dalle basi delle regole e metodiche di studio all'analisi approfondita di testi e infine al tema di riflessioni. Non la solita roulette che gira e gira più volte intorno alle verifiche più disparate. Ci possa volere anche un anno pieno, lascerà di certo esperienze e immaginari migliori all'allievo e lo orienterà verso gli studi. 

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