Qualche giorno fa ho letto questa domanda: qual è il tuo allievo ideale? Il mio primo pensiero è stato: il mio allievo ideale deve essere fatto così, avere questo carattere, avere questo comportamento ecc... Poi mi sono fermato a riflettere meglio, e mi sono chiesto: quanti alunni possono avere queste caratteristiche? E gli altri cosa sono? Non sono degni del mio aiuto.
La risposta è no: tutti hanno diritto a ricevere la migliore istruzione possibile, e ogni persona è diversa. Sta all'insegnante capire qual è il sistema migliore da adottare con uno studente, quello che si sposa meglio con il suo carattere e le sue aspirazioni e che gli farà ottenere i risultati che vuole.
Prendo come esempio una persona competitiva e orgogliosa: chi ama la competizione e non accetta facilmente le sconfitte può essere stimolato da una provocazione. In quel caso la sua voglia di primeggiare farà sì che questa persona si impegni notevolmente per migliorare.
Al contrario, una persona più timida e non troppo sicura di sé può trovare nella provocazione un ostacolo ancora maggiore, poiché creerebbe o amplificherebbe la sensazione di inadeguatezza rispetto alle sfide che si incontrano lungo il percorso.
Bisogna quindi lavorare sulla convinzione dei propri mezzi: incoraggiarla dopo che ha fallito, consigliare nuovi sistemi di studio o esercizi utili.
Nessuna persona è sbagliata: semplicemente ognuno ha il proprio background, il proprio carattere, le proprie passioni e le proprie aspirazioni. Il segreto dell'insegnante è quello di capire questi aspetti individuali e basarsi su di essi per insegnare al meglio.