"Ho bevuto un sacco di tè oggi".
"Ma come, non lo sai che dentro al tè c'è la teina? Ti fa male".
Ti è mai capitato di prender parte a questa conversazione, magari con un amico o con un tuo genitore? Se vuoi approfondire l'argomento sei nel posto giusto! L'idea che il tè contenesse la teina si è diffusa erroneamente nel momento in cui questo fu scoperto, nel 1827, qualche anno dopo il caffè.
Di che molecola si tratta?
Dal punto di vista molecolare la teina non esiste, essendo del tutto equivalente alla caffeina, una molecola naturale che troviamo non solo all'interno dei chicchi di caffè ma anche dentro ad altri frutti, piante e radici come il cacao. Si tratta di una sostanza alcaloide, ovvero formata prevalentemente da carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno, dotata di carattere debolmente basico e quindi avente un pH maggiore di 7.
E allora, perché ci viene sconsigliato di assumere caffè ma non tè?
Quello che cambia all'interno di questi composti è la concentrazione della molecola e il suo rendimento dal punto di vista energetico. Una determinata quantità di tè contiene più caffeina rispetto alla stessa quantità di caffè, ma il principale motivo per cui l'effetto energetico della molecola è più debole nel tè è che all'interno delle sue foglie sono presenti i polifenoli, antiossidanti atti a prolungare l'effetto della caffeina, limitando il rilascio immediato che si avrebbe nel sistema nervoso bevendo lo stesso quantitativo di caffè.
Da cosa dipende la concentrazione di caffeina?
La concentrazione di caffeina può dipendere da fattori quali:
In qualsiasi caso, i medici consigliano di bere tè piuttosto che caffè per tenere a freno effetti indesiderati come problemi di pressione o comunque cardiovascolari.