Intelligenza emotiva e lettura: le favole e l’importanza della finzione narrativa

La lettura: stimolo per l’apertura mentale e per ridurre i pregiudizi. Leggere aiuta a trovare risposte, e anche quando non lo fa, aiuta a farsi le domande giuste.

“Mamma, perché uccidere è sbagliato? Perché dire le bugie è sbagliato? Perché ci sono cose più sbagliate di altre, e perché c’è gente che fa le cose sbagliate anche se sa che sono sbagliate? Perché esistono persone strane (leggi: con handicap)? Un bambino della mia età può morire di tumore?”.

Nella mia esperienza diretta, ho potuto constatare che ci sono bambini che fin da piccoli fanno domande “difficili”. Difficili perché formulate ad una età in cui non hanno ancora un bagaglio culturale né un vocabolario per capire le risposte. E nemmeno la pazienza per ascoltare una spiegazione lunga, articolata o complessa.

Non tutti i bambini esprimono esternamente o così nettamente i propri dubbi, ma tutti i bambini ne hanno. E, in ogni caso, vanno stimolati ad averne.

Però sono bambini e non hanno ancora la capacità intellettiva per una discussione “alla pari” e quindi ci vengono in aiuto, nell’infanzia, le narrazioni, come fiabe e favole.

La finzione narrativa - leggere o farsi leggere, raccontare o farsi raccontare, ma anche una rappresentazione teatrale o (talvolta, raramente poiché è fruizione passiva già “cucinata”) un buon film - stimola l’intelligenza emotiva.

La storia e la psicologia insegnano che sentimenti ed emozioni vanno insegnati, andando oltre il mero intuito, libero, proprio del cervello rettiliano. E capire, in modo non esattamente sperimentale, ma empirico-trasposto (per immedesimazione, insomma), i valori, i sentimenti, le emozioni, le priorità; cosa è giusto e cosa è “più giusto”. Per i bambini il canale simbolico ed emotivo è il primo e principale modo di comunicare, ed è quindi attraverso la componente emotiva che deve avvenire il passaggio di informazione.

La favola aiuta proprio a far loro “vivere” le emozioni, per essere pronti a reagire coi giusti sentimenti quando capiteranno loro nella vita.

Una curiosità: in Danimarca esiste a scuola un'ora alla settimana dedicata all’alfabetizzazione emotiva, l’apprendimento dell'empatia. In realtà penso non abbia senso relegare la materia ad una specifica ora, ma dovrebbe essere trasversalmente applicata a tutte le dottrine.

Cosa vorresti imparare?

E, per finire, attenzione! Non stiamo parlando solo di bambini! Non tutto il tempo è perduto: anche da adulti leggere serve come strumento di consapevolezza, per comprendere meglio la realtà, formarsi, migliorarsi: aprirsi all’altro, al di fuori del proprio “campo visivo” e dei propri limiti. Si impara ad ogni età.

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Federica
Insegnante di Matematica alle Superiori, curiosa per natura, mi piace indagare il perchè delle cose, i processi mentali che portano a certi pensieri e comportamenti. Questo sovente mi stimola e mi aiuta nel comprendere meglio i miei studenti.Contattare
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