Ripetizioni italiano: i 10 errori più comuni degli insegnanti

Monia

Questo articolo è frutto di esperienze dirette (mie e di altri colleghi o docenti con molti anni di esperienza presso istituti scolastici) e si rivolge principalmente a chi si approccia per la prima volta all'insegnamento dell'italiano (grado scolastico di riferimento: primaria). Ti ringrazio per la lettura e ti invito a commentare o condividere l'articolo se lo hai trovato utile o interessante.

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Ecco una lista di errori comuni che si possono commettere durante le ripetizioni di italiano (e come evitarli):

1. Chi ti ascolta non sempre ha voglia di farlo: pensiamo, ingenuamente, che il bambino o la bambina che sta seguendo le ripetizioni di italiano abbia voglia di imparare e migliorare il suo livello di italiano, ma non sempre è così. Alcune volte i bambini e le bambine non raggiungono voti alti a scuola perché gli/le insegnanti tendono a mantenere dei voti "bassini", soprattutto all'inizio, in vista di un possibile peggioramento scolastico durante l'anno (può capitare). La verità è che i ragazzi o le ragazze hanno piena conoscenza della materia e quindi si annoiano alle tue lezioni di italiano: prova a spingerti oltre, con qualcosa di più difficile. Se ti mostrano curiosità o interesse e riescono a seguirti anche lì con facilità, stai dando loro qualcosa di stimolante!

2. Usa parole semplici: specialmente i bambini e le bambine, usano un linguaggio semplice per scrivere, raccontarsi e conoscere il mondo. Alcuni concetti per loro possono essere complessi all'inizio, ma se spiegati con parole semplici vengono capiti anche dai più piccoli. Attenzione quindi al linguaggio! 

3. Non solo carta e penna: ma anche colori, strumenti digitali, e tanto altro ancora. La scuola non sempre ha tutto il materiale utile a un apprendimento non formale sufficiente per tutta una classe. Tu puoi spaziare: usa la creatività per rendere interessanti le lezioni di l'italiano, spesso considerata dai bambini molto noiosa.

4. Commenti costruttivi, mai giudizi personali: anche se più piccoli, i bambini e le bambine hanno dei sentimenti delicati ed essendo nel pieno della loro formazione, hanno diritto di comunicare loro stessi attraverso le parole. Potrai quindi leggere nei temi o nei loro racconti qualcosa di personale o molto intimo: non giudicare, ma poni attenzione, ascolto, premura e rispetto, sempre.

5. Non dare nulla per scontato: avete fatto gli aggettivi possessivi e pensi sia il momento di andare avanti? Bene, ma non lasciare nulla indietro. Di tanto in tanto ritorna sugli argomenti passati, crea degli esercizi che possano mescolare tutto quello che avete visto durante le lezioni precedenti e assicurati che i concetti siano stati davvero compresi. In alternativa, rafforza lì dove trovi lacune o dubbi.

6. Non urlare: i bambini e le bambine spesso comunicano con un tono di voce molto alto e devono imparare che non è gridando che si impone la propria opinione, né si ottiene ragione o attenzione. Anche quando questo succede, riporta l'attenzione al contenuto della vostra conversazione o della lezione stessa, abbassa i toni e offri loro la possibilità di comprendere cosa significa studiare e imparare con serenità. Ne hanno diritto tanto quanto te.

7. Chiedi feedback: siete già alla decima lezione e non hai avuto ancora alcun riscontro dalla scuola o dai genitori? Chiedili! Capire come e dove migliorare è importante per creare un giusto percorso di apprendimento. L'ego non deve mai prendere il sopravvento.

8. La scuola non vince sempre: certe volte ci sono insegnanti un po' pigri che non hanno la giusta voglia d'insegnare (tocca dirlo), questo non ti deve scoraggiare. Se il programma scolastico non procede, inserisci tu qualcosa che possa mantenere in allenamento il tuo allievo o la tua allieva.

9. Sii coerente: se hai promesso che vedrete un video su YouTube alla fine della lezione o che farete un gioco, non rimangiarti la parola. Perderesti di credibilità e fiducia. Anche i momenti più "leggeri" aiutano e migliorano l'apprendimento e il clima della lezione.

10. Non smettere di imparare: questo è sicuramente il più importante consiglio che io possa darti (e quindi il peggiore errore da evitare). Bisogna leggere, scrivere, confrontarsi. Noi per primi abbiamo bisogno di migliorare e possiamo farlo solo rimanendo umili e continuando a imparare, attraverso lo studio personale, ma anche attraverso il lavoro con i nostri studenti e le nostre studentesse.

E con questo ultimo suggerimento ti chiedo... vuoi segnalare qualche errore o altri consigli? Ben venga e buon lavoro!

 

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