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Come scrivere una tesina perfetta

La tesina è un vero e proprio incubo per molti studenti. Quanto deve essere lunga, come va impostata? Questi e molti altri quesiti rischiano di paralizzarvi. A seguire, qualche utile consiglio per facilitarvi il compito e capire come scrivere una tesina.

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Tesina maturità: quanto deve essere lunga?

Partiamo da presupposto che avrete a disposizione massimo venti minuti per esporla. Di conseguenza, non sarà necessario scrivere un poema epico, né un elaborato striminzito. La misura “giusta” si attesta sulle 20/25 pagine. Ovvio che si tratta di un dato indicativo. Non esiste una regola fissa. 

Una buona idea sarebbe quella di cronometravi mentre ripetete la tesina. Vi renderete subito conto delle tempistiche.

Nel caso in cui vogliate optare per una mappa concettuale su PowerPoint, dovrete invece essere necessariamente più schematici. Assicuratevi però di scrivere delle didascalie assai puntigliose.

Tesina: confrontatevi con i docenti 

Se volete avere delle corrette indicazioni circa la lunghezza della tesina, l’argomento da trattare, i collegamenti interdisciplinari e la modalità espositiva, sarebbe opportuno confrontarvi con i prof. Attenetevi alle loro indicazioni. In fondo, saranno presenti al vostro fianco. Avete degli obiettivi comuni, non sono dei vostri nemici! 

Cerchi ripetizioni?

Prendete spunto dalle tesine caricate su internet

Nei database di molti siti specializzati, troverete moltissimo materiale da cui prendere ispirazione per il vostro elaborato. È un ottimo modo per confrontare le possibili alternative e scegliere quella più adatta al vostro caso specifico.

Pronti per scrivere? 

Dopo aver compreso quanto deve essere lunga la tesina, quali linee guide bisogna seguire per compiacere gli insegnanti e confrontato gli stili “vincenti” su internet, potrete iniziare a cimentarvi nella stesura. E qui casca l’asino. Magari sperimenterete il cosiddetto “blocco dello scrittore”. Niente paura! 

Appuntate su un notes tutte le idee e le intuizioni del momento, in modo da non dimenticare nulla. 

Stilate una bella scaletta e procedete con le capitolazioni. 

Come distribuire paragrafi e capitoli in una tesina

  • Scegliete con cura il titolo, utilizzando delle “parole chiave” impattanti, che rendano l’idea del contenuto;
  • Inserite una piccola prefazione, quella che in gergo si chiama “abstract”, in cui esporre a grandi linee i contenuti;
  • Distribuite il testo in paragrafi, assegnando a ognuno di essi un sottotitolo attinente all’argomento. Mi raccomando, siate esaustivi ma evitate di essere prolissi. Non scrivete paragrafi lunghi quanto un capitolo!
  • L’ultima parte della tesina dovrà essere dedicata alle fonti della vostra ricerca. E’ un modo impattante per far comprendere alla Commissione che vi siete documentati. Assicuratevi di menzionare gli autori.
  • Se siete delle persone creative, potete corredare la tesina con delle immagini. Farete senz’altro una bella figura.

Correzione finale: occhio agli errori 

Se scrivete la tesina sul pc e utilizzate un correttore automatico, tenete presente che talora non segnala degli errori, per una serie di motivi. Ad esempio se scrivete la “e” come fosse una congiunzione ma invece si tratta della terza persona sing. ind. pres. delle verbo essere, il computer non percepisce la differenza. 

Pertanto, leggete e rileggete il vostro scritto e, se possibile, fatelo controllare anche a terze persone. Spesso a noi sfuggono dei refusi o diamo per scontato di aver lavorato bene, ma qualcun altro magari troverà errori di cui non ci eravamo accorti. In aggiunta, una lettura imparziale da parte di terzi, rappresenta un ottimo feedback. Ci potranno infatti suggerire delle rettifiche o dei miglioramenti cui non avevamo pensato. Come si dice “l’unione fa la forza”.

Un aiuto da parte di un insegnante privato? Sì o no!

Se proprio non riuscite a trovare l'ispirazione o non siete affatto portati per la stesura di una tesina, potreste rivolgervi a un professionista che vi dia ripetizioni di italiano. Sarà sicuramente in grado di aiutarvi a scrivere l’elaborato. Ricordate però che non vi potrà sostituire il giorno degli esami, perciò non trascurate la vostra preparazione maturità!

Studiate dunque la tesina! Assimilatela, fatela vostra. Anche perché gli esaminatori sono in grado di comprendere se è farina del vostro sacco o no. 

Della serie “aiutati che Dio di aiuta”! 

In bocca al lupo a tutti!

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