Elementi essenziali per iniziare a scrivere testi poetici

"Ogni poesia che non sia esagerata, è vera, e tutto ciò che dà un'impressione durevole e profonda non è esagerato" sintetizzava Goethe in una delle sue preziose opere, aprendo a un'interpretazione quanto mai antipodica sulla natura della poesia. Pertanto, quali sono i suoi strumenti? Quali gli elementi essenziali per scrivere e capire un testo poetico

Di certo la frase del noto scrittore tedesco ben si presta a fornire delle risposte: la poesia scaturisce innanzitutto dall'oggetto e dal contenuto a cui si intende dedicare attenzione e a esso si adatta; non può coincidere con una mera pianificazione a tavolino di artifici, soluzioni stilistiche ricercate e sperimentazioni forzate.

Senz'altro la poesia costituisce un complesso tecnico e preciso di elementi e stili, con i quali trovare originali combinazioni. Salvo contemplare estreme prove della storia letteraria soprattutto novecentesca, si può dire con che certezza che alla poesia non possono  mancare:

  • la metrica
  • il campo semantico
  • la sintassi
  • le figure retoriche, specie di significato

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Metrica

Generalmente si crede che poesia equivalga in automatico a rima. Senza neanche ricordare i grandi poeti come Leopardi, che hanno prodotto stupende poesie senza neppure mezza rima, torno ad affermare che no, la poesia non è fatta dalle rime. Ciò su cui lo scrittore deve concentrarsi è l'elemento base del verso; può sceglierne la lunghezza, il numero di sillabe, gli accenti e, se lo desidera, fornir loro una struttura organizzata e canonica, oppure lasciarli liberi di essere tracciati nello spazio del foglio. Solo alla fine, può pensare ad arricchire con rime più o meno complesse il suo testo. Taluni poeti seguiranno il processo opposto, sentendosi più sicuri nello stabilire dapprima la struttura formale del testo, adeguandosi magari a una scansione codificata (sonetto, canzone, madrigale, ecc).

Campo semantico

Venendo invece al campo semantico, si incontra, forse, l'elemento che maggiormente necessita di un lavoro di definizione ante stesura. Mi spiego meglio: se l'oggetto del nostro pensiero o sentimento ci porta a voler scrivere un testo poetico, dopo la prima ispirazione sarà necessario delimitare il flusso emozionale ispirato da quell'oggetto. Nella pratica: se mi sento ispirata dalla visione di uno splendido tramonto, dovrò individuare il campo semantico del testo; un paragone con la fine della vita? Oppure il tema morte legata però al tema rinascita?

Pertanto, per noi razionali amanti delle arti o per gli amatoriali improvvisati scrittori, potrebbe risultare utile visualizzare, in uno schemino o mappa, il numero di temi e motivi da toccare, inserendo eventualmente i legami logici che li caratterizzano. Ciò potrebbe essere poi utile per una revisione del testo in un secondo momento, quello in cui ci si incontra-scontra con l'emozione stessa rappresentata sul foglio.

Sintassi

La sintassi è fondamentale in poesia per il suo stesso essere flessibile o assente. La sceglieremo ampia ed elaborata per esprimere solennità, calma, sentimenti positivi.

La renderemo breve, spezzata, piena di coordinate se tendiamo invece a una maggiore tragicità e a emozioni meno illuminanti.

Di certo, le parole devono essere inserite nel nostro testo poetico, con o senza congiunzioni, con o senza connettivi di vario genere.

Figure retoriche

Dal momento stesso in cui definiamo il campo o i campi semantici del testo, individuiamo implicitamente le figure retoriche di significato inerenti. Similitudini, metafore, analogie, talvolta sineddochi e metonimie, mimano il tipico procedimento del nostro pensiero ogni volta che ci apprestiamo a esprimere la nostra ispirazione; perciò ci sarà facile instaurare paragoni soggettivi od oggettivi fra elementi concreti e astratti più o meno somiglianti. In riferimento all'esempio del tramonto: quel tramonto è la morte, la fine placida della vita di ognuno; ed è presto resa la metafora. Se fosse stato il rosso e focoso consumarsi di un amore del passato? La soggettività  del confronto mi porta a creare una interessante analogia. 

Eppure non si conclude qui. Le figure retoriche sono infinite e riguardano tutti i piani del testo (fonico, ritmico, semantico, sintattico, ecc...); sta a voi ricercare ciò che più vi alletta.

Un'ultima regola. La poesia è un sapiente amalgama di soggettività e oggettività che rende la scrittura un allontanarsi e avvicinarsi continuo alla norma. Non sprecatene gli strumenti, ricercate con attenzione. E... buona scrittura/lettura a tutti!

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Alice
Alice
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Docente di lettere di professione, appassionata di arte e teatro, aiuto ragazzi e giovani universitari a trovare il loro metodo di studio e a usare la loro creatività.Contattare
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