Il cinese è tecnicamente definita una lingua isolante (o analitica), ovvero dotata di una morfologia flessionale molto ridotta, ciò vuol dire che non presenta coniugazioni, desinenze o fenomeni di derivazione; questa breve introduzione sarà molto utile fra poco, quando vedremo alcuni esempi di frasi cinesi al passato.
Detto ciò, quando parliamo di tempi verbali, ci riferiamo principalmente all'aspetto del verbo, ovvero la funzione che ci informa se l'azione espressa dal predicato si sia già compiuta, si stia compiendo oppure se ci aspettiamo che possa accadere in futuro.
La lingua cinese impiega principalmente alcune particelle per segnalare il compimento di un'azione o un evento, in particolare oggi vedremo la differenza tra le particelle modali finali e le particelle modali aspettuali. L'utilizzo delle particelle prende il posto delle coniugazioni e delle desinenze proprie di lingue come, ad esempio, l'italiano o lo spagnolo.
Una della particelle modali finali maggiormente impiegate è il 了 (le), chiamata finale appunto perchè si posiziona sempre a fine frase; la sua funzione non è quella di segnalare un passato (come nel caso della particella modale aspettuale), ma semplicemente quella di indicare un cambiamento nel presente, nel passato generico o nell'imminente futuro.
我喝茶了 (wǒ hē chá le) = Ho bevuto il tè
我今年三十岁了 (wǒ jīnnián sānshí suìle) = Quest'anno ho compiuto 30 anni
请等一下, 我来了!(qǐng děng yīxià, wǒ láile) = Aspetta un attimo, sto arrivando!
In questi esempi possiamo notare come la particella 了 a fine frase stia a segnalare un evento avvenuto (ho bevuto il tè), un cambiamento cronologico (ho compiuto gli anni) e un evento imminente (sto per arrivare). La forma negativa di queste frasi si realizza con 没 (méi) o 没有 (méiyǒu) ed eliminando la particella 了 a fine frase.
我没有喝茶 (wǒ méiyǒu hē chá) = Non ho bevuto il tè
Se, invece, parliamo di tempi verbali veri e propri allora occorre fare riferimento alle particelle modali aspettuali. In questo breve articolo andremo a studiarne una che è omofona ed omografa della particella modale finale 了 (le).
A differenza di quest'ultima, però, la particella modale aspettuale non si posiziona a fine frase ma subito dopo il predicato, proprio ad indicare che l'azione espressa da quest'ultimo si è conclusa.
Esistono alcune condizioni specifiche per giustificare l'utilizzo della particella aspettuale 了 (le):
1) Il complemento oggetto della frase deve essere determinato in modo preciso, a differenza di quello che accadeva nel caso della particella finale:
👉 我喝茶了 (wǒ hē chá le) = Ho bevuto il tè (particella finale - compl. oggetto non specifico)
👉 我喝了三杯茶 (wǒ hēle sān bēi chá) = Ho bevuto tre tazze di tè (particella aspettuale - compl. oggetto specifico)
🔸 Nulla vieta di poter inserire entrambe le particelle all'interno della stessa frase:
👉 我喝了三杯茶了 (wǒ hēle sān bēi chále)
In questo caso non solo indico il compimento dell'azione (particella aspettuale) ma anche il conseguente verificarsi di un cambiamento (particella finale), ovvero il fatto che ho bevuto il tè.
2) Nel caso ci sia la presenza di verbi in serie, la particella 了 si posiziona dopo l'ultimo di questi verbi:
我去超市买了十个苹果 (wǒ qù chāoshì mǎile shí gè píngguǒ)
= Sono andato al supermercato per comprare 10 mele.
La forma negativa della particella modale aspettuale è uguala a quella del 了 finale:
我买了那个书 (wǒ mǎile nà běn shū)= Ho comprato quel libro
我没有买那个书 (wǒ méiyǒu mǎi nà běn shū) = Non ho comprato quel libro
La particella modale aspettuale 了 è solo una delle particelle di cui dispone la lingua cinese per segnalare l'aspetto del verbo, negli articoli seguenti vedremo di analizzarne altre per avere, man mano, un quadro sempre più completo del funzionamento della lingua.
Non vedo l'ora di affrontare il prossimo argomento, grazie per essere arrivati fin qui nella lettura e a presto!
再见!
😉