• I compiti per l'estate servono davvero?

Compiti estivi: sono davvero utili e perché?

Per molti studenti le vacanze estive sono già iniziate ma insieme alla valigia, dovranno portare anche i libri.

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Chi più chi meno dovrà infatti svolgere una serie di compiti assegnati dagli insegnanti. 

La domanda sorge spontanea: i compiti estivi sono davvero utili? E perché? Abbiamo stilato un elenco dei vantaggi.

Un prezioso allenamento

Secondo alcuni esperti, gli studenti che non si esercitano durante l’estate mostrano una riduzione fino a 2,6 mesi delle abilità matematiche. Stesso discorso vale per la capacità di scrittura. 

Perdere tali abilità vuol dire trovarsi in una posizione di svantaggio nel momento in cui la scuola riaprirà i battenti.

Allenarsi dunque consente di non perdere le competenze acquisite.

I compiti aiutano a recuperare le lacune

L'estate è il momento perfetto per recuperare eventuali lacune e superare i blocchi di apprendimento senza l’ansia delle prove scritte o delle interrogazioni. Tutte cose indispensabili per acquisire maggiore fiducia in se stessi. 

I ragazzi potrebbero anche rivolgersi a un insegnante privato per l'estate, soprattutto nel caso in cui abbiano delle evidenti difficoltà. Il rapporto uno a uno (alunno e insegnante) consente infatti di individuare i punti deboli e lavorare di cesello senza distrazioni.

Mantenere un’organizzazione mentale

A scuola si segue una routine regolare e organizzata che molti studenti perdono di vista durante i mesi estivi. 

Sapere che c'è qualcosa da fare a orari regolari ogni settimana mantiene i ragazzi di tutte le età connessi al loro apprendimento. In aggiunta, aiuta a sconfiggere la noia.

Partire in vantaggio

Per gli studenti che hanno superato brillantemente l’anno scolastico, i compiti estivi sono un modo intelligente per anticipare qualche argomento che affronteranno a settembre. Come si dice "chi ben cominica è a metà dell'opera".

Mantenersi in allenamento durante la pausa estiva è importante, ma è altrettanto vero che occorre coinvolgere gli studenti dal punto di vista cognitivo e comportamentale, altrimenti il loro livello di interesse per gli studi potrebbe diminuire, portando a scarsi risultati a lungo termine. Pertanto, i ragazzi dovrebbero sempre essere incoraggiati a percepire i compiti estivi come un catalizzatore del loro percorso educativo e non come un noioso dovere.

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