Lezioni di italiano online: la nuova frontiera degli studenti

Antonio

Buongiorno ragazzi, oggi trattiamo un'altra importante tematica: impartire lezioni online di Italiano. Prima di arrivare, però, a questa nuova frontiera per gli studenti e sulla sua reale efficacia, vorrei fare una grossa premessa. Siamo sicuri che tutto il popolo italiano, sappia maneggiare la lingua di padre Dante?

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Ormai, soprattutto, nelle televisioni, assistiamo a strafalcioni linguistici che ,da un lato, assumono un contorno sarcastico dall'altro, evidenziano una poca conoscenza e padronanza dell'Italiano.

Con l'arrivo dei social, Instagram su tutti, c'è stato un completo abbandono e usanza del vocabolario, della ricerca del significato e dell'etimologia della parola, tanto cara ai grecisti e ai latinisti. Tutto ciò, in maniera negativa, ha gravato sui ragazzi/e, i quali hanno completamente perso quell'amore, non soltanto verso lo studio, ma verso un metodo, un rigore ed una passione.

Parlando della lingua italiana, a me piace sempre ricordare e sottolineare, la versatilità con cui Dante, arrichisce e confluisce alla propria opera, la Divina Commedia, un senso di ordine e meraviglia grammaticale. Avendo in mente quel "capolavoro"  della lingua italiana, da lì, hanno inizio le mie lezioni di italiano, in quanto trasmettere il valore e l'importanza di questo grosso patrimonio, deve indurre lo studente a ritornare alle origini, ricercando l'etimologia e la provenienza della parola. Piccoli passi che aggiunti ad un ottima metodologia e attitudine, porteranno il ragazzo ad una conoscenza sintattico-grammaticale globale.

Ritornando alla tematica del blog ( non me ne vogliano gli studenti/studentesse che leggeranno, ma la Divina Commedia è un elisir per la nostra lingua italiana) sono del parere che, ormai, dall'arrivo della pandemia, si debba dare più spazio al lavoro in smart working, in primis, per permettere ai ragazzi e ai docenti di avere più flessibilità negli orari e negli spazi quotidiani, in secundis, l'avere di fronte un insegnante privato, in maniera del tutto virtuale, potrebbe aiutare lo studente ad abbattere quella famosa ed insidiosa "ansia da prestazione" che, purtroppo, può condurlo allo smarrimento più totale, vanificando il lavoro settimanale. Ragion per cui, all'interno delle mie videolezioni, oltre ad una accurata e dettagliata ricerca di un metodo di studio, cerco di trasmettere non soltanto un senso di appartenenza, verso la materia e verso sé stessi, ma provo a mettermi sullo stesso piano di chi ho di fronte, motivandolo e lavorando sulla sua testa.

Il risveglio di motivazioni, di stimoli, porterà il ragazzo ad aumentare la soglia dell'attenzione e della concentrazione, rinforzando la reattività e la voglia di raggiungere un risultato o un obiettivo.

Se si riesce, infine, a saper abbinare quantità (intesa come sicurezza espositiva, consapevolezza e intelligenza) a qualità (intesa come ordine mentale, intensità e fluidità dell'eloquio, spaziando da un argomento ad un altro) le prestazioni saranno quasi sempre convincenti e soddisfacenti.

D'altronde, mi ritengo di essere il fautore dell'acronimo IPM:

  • Identità
  • Personalità
  • Mentalità
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