Metodi di lavoro in équipe: primo approccio a metodi didattici nuovi e sperimentali

Il lavoro in équipe è utile all'apprendimento dei gruppi e garantisce allo stesso tempo il risultato finale individuale. 

Ecco perché analizzarne il metodo, importante nella scelta dell'educatore, permette agli allievi tramite una pratica concreta, di imparare nel contesto scolastico ed extra senza la pratica usuale dell'esposto che risulta essere meno efficace nella sua maniera di ritenere delle conoscenze. 

Équipe e gruppo sono due aspetti simili dal significato diverso che lavorano insieme e si escludono a vicenda. Il ruolo del singolo in équipe è quello di sentirsi nel diritto di partecipare. E in ciò, i vantaggi sono: 

  • poter utilizzare nuovi soggetti di studio nelle materie.
  • la partecipazione e l'interlocuzione del gruppo. 

Secondo Piaget, il pensiero formale è dato dalla capacità di risolvere problemi astratti interiormente ponendosi quesiti o tramite un giudizio nato da un'opinione logica. 

A questo livello, i canali di comunicazione esterna e interna si stringono molto alla comunicazione uscente da questa teoria. 

Il metodo interattivo funziona se basato su teorie e buone scelte. Se si parla parlano tutti, e se non parla nessuno, nessuno si esprime. Bisogna considerare più difetti per la riuscita di un équipe e la sua normalizzazione. Ad esempio: prendere decisioni può diventare positivo o negativo. In positivo le decisioni vengono prese non per voto ma per consenso di tutti. Ciò implica più tempo e più diplomazia per contrattare. Un altro dei compiti dell'educatore da considerare è la coesione che riesce quando ingloba il rendimento di tutti apportandogli maggiore attraibilità. 

Una funzione necessaria dell'équipe è la Leadership. Un leader è chiunque si affermi nell'équipe. Tra vari modelli, quello di certo positivo è il leader non autocratico, non laissez-faire, non democratico neanche ma situale poiché può risolvere problemi in ogni situazione e non viene eletto e inoltre, non affievolisce il suo comando. 

Ultimo aspetto da considerare, avendo chiaro che il lavoro in équipe passa attraverso una distinzione di inquadramento scolastico per età, è la generazione dei conflitti

Pensare che possano non nascere è del tutto utopista poiché gli allievi vengono da contesti sociali differenti e da mezzi più o meno elevati. Per Mayers & Mayers la gestione dei conflitti funziona così:

  • una fase di evitamento 
  • una fase di smorzamento 
  • una fase di affronto 

Nella prima fase la paura di perdere attenua il conflitto ma lo prolunga. La seconda fase attenua il conflitto, l'ultima fase è il conflitto stesso generatosi su situazioni:

  • vincitore - perdente
  • perdente- perdente
  • vincitore - vincitore 

Quest'ultima si avvera nelle équipe più mature. 

Se vi è piaciuto l'articolo, rimando al mio blog e alla mia pagina professionale di ciò che propongo , e  per il seguito nella giornata di domani della fine dell'articolo.

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