La parità di genere: verso l'uguaglianza e le pari opportunità

Negli ultimi anni si è parlato molto della parità di genere, tema fortemente dibattuto anche in seguito alle ultime vicissitudini, in ambito professionale, famigliare e sociale e nelle lezioni di diritto.

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e la normativa a supporto di questa tematica.

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La Commissione Europea ha sottolineato, nella comunicazione reltiva alla strategia per la parità di genere 2020-2025, finora nessuno stato membro ha realizzato totalmente la parità tra uomo e donna.

Purtroppo i progressi sono lenti e persistono ancora divari di genere nel mondo lavorativo e a livello retributivo, assistenziale, di pensioni, di posizioni professionali come incarichi a livello dirigenziale e nella vita politica e istituzionale.

Sicuramente l'uguaglianza di genere è uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che gli stati si sono impegnati a raggiungere entro il 2030.

Per quanto concerne l'Italia ci sono stati interventi per l'attuazione dell'art 51 della Costituzione, sulla parità di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive.

L'affermazione della parità di genere è avvenuta nella Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite, nello specifico garantire l'uguaglianza nel diritto e nelle situazioni sociali, come ad esempio in attività democratiche.

Storicamente la parità di genere era frutto di eleborazioni intellettuali, tuttavia nell' Ottocento si affermò la lotta femminista, ad esempio gli Shakers, gruppo evangelico fondato in America nel1774, sosteneva la parità dei sessi affermando che uomini e donne sono uguali.

Dopo la seconda guerra mondiale, il movimento di liberazione delle donne e il femminismo hanno creato un movimento verso il riconoscimento dei diritti delle donne.

Le Nazioni Unite e le altre agenzie internazionali hanno adottato diverse Convenzioni, che promuovevano l'uguaglianza delle donne, una di queste era la Convenzione contro la discriminazione nell'istruzione adottata nel 1960 ed è entrata in vigore nel 1962 e 1968.

Nel 1979 è stata adottata la Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna, entrata in vigore il tre settembre 1981.

Si sono succedute una serie di Convenzioni fino ad arrivare alla dichiarazione sull'eliminazione delle violenza contro le donne nel 1993, e nel 1994 il Programma d'azione ventennale del Cairo. Questo programma ha affermato che i governi hanno la responsabilità di soddisfare i bisogni riproduttivi degli individui piuttosto che obiettivi demografici.

L'unione Europea, con il Consiglio del 2000, ha previsto interventi specifici di sensibilizzazione sulle problematiche di genere, nonchè forme di finanazimento utili alla stessa.

Nelle ultime legislature l'attenzione si è focalizzata sul lavoro, nello specifico per ridurre il divario di genere in relazione all'opportunità di crescita aziendale, alla parità salariale e di mansioni. 

Una crescente attenzione è focalizzata a contrastare la violenza contro le donne con tre obiettivi: 

- prevenire i reati

- punire i colpevoli 

- proteggere le vittime

La legge n.69 el 2019 (detta codice rosso) si propone di rafforzare la tutela delle vittime di maltrattamento, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni.

Questo provvedimento  introduce modifiche al diritto sostanziale del codice penale e del diritto processuale penale e altre modifiche normative a disposizioni di legge, nello specifico interviene su una serie di reati in materia di violenza domestica e di genere, con il fine di velocizzare l'instaurazione dei procedimenti penali, e di conseguenza accelerare l'eventuale adozione di provvedimenti a protezione delle vittime di tali reati.

La legge n.69 del 2019, consta di 21 articoli ed espande la casistica dei reati di violenza domestica e di genere, per i quali la comunicazione della notizia di reato deve essere fatta immediatamente, (anche in forma orale) dalla polizia giudiziaria al Pubblico Ministero; questo per permettere al PM un immediato coordinamento delle attività di indagine,evitando dispendio di tempo, per poter adottare misure e provvedimenti urgenti volti alla tutela della vittima e all' acquisizione di elementi probatori.

Sicuramente, nonostante le normative e le diverse convenzioni, la parità di genere resta ancora un obiettivo da raggiungere, questa si delinea come un incoraggiamento a una maggiore prosperità economica e sociale.

Articolo scritto da Carla Malcangi

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